Ricarica rapida? La soluzione è della Magnis Energy Technologies

Una tecnologia in grado di ricaricare un pacco batteria di medie dimensioni dallo 0 al 85% di capacità in soli 6 minuti di tempo.

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Uno degli ostacoli che ancora oggi ostacolano maggiormente l’avvento e la diffusione della mobilità elettrica è sicuramente la eccessiva lentezza di ricarica degli accumulatori agli ioni di litio. Le tempistiche di ricarica, assieme alla ancora scarsa autonomia chilometrica garantita e alla bassa presenza sul territorio nazionale di stazioni di ricarica, sta, infatti, spingendo molte persone, interessate a questa tipologia di mobilità “green”, a rivolgersi a altre tecnologie a oggi più sfruttabili. E’ giustamente innegabile che con una comune auto a benzina, gasolio, metano o Gpl quando ci si ferma per fare rifornimento non ci si impiega più di5 minuti. Inoltre il nostro territorio è praticamente costellato di benzinai e stazioni di rifornimento che integrano al loro interno un numero elevato di pompe di benzina. Trovare quindi la coda dal benzinaio è una situazione che si verifica solamente in casi particolarmente eccezionali. Senza poi dimenticare che, una volta effettuato un pieno di carburante, come minimo si riusciranno a percorrere per lo meno 500 chilometri di autonomia, se si prendono in considerazione i serbatoi più piccoli e le auto più assetate di carburante.

Riuscire quindi ad avere anche per le auto elettriche per lo meno una ricarica lampo potrebbe già essere una buona soluzione a una parte di queste problematiche. Una soluzione che sembrerebbe essere stata trovata dalla compagnia australiana Magnis Energy Technologies e dal suo partner americano C4V, i quali hanno annunciato di aver realizzato un sistema in grado di ricaricare una batteria di medie dimensioni fino all’85% della capacità in soli sei minuti. Denominata Extra Fast Charge, tale tecnologia in fase di test finali avrebbe dimostra come, nonostante la elevata velocità di ricarica, la densità energetica sia rimasta pressoché invariata. Condizione diversa da quanto fino ad oggi riscontrato e che portava i costruttori di auto a sconsigliare di ricaricare spesso le auto elettriche ed ibride plug-in con la ricarica fast per non peggiorare troppo la vita media della batteria. Si tratterebbe comunque di battere caratterizzate da grafite puro e celle sotto l’acronimo BM-LMP, cioè cella ad alto voltaggio biomineralizzate e basate sempre sul litio, che in quanto non ancora ottimizzate sarebbero persino in grado di offrire risultati migliori.

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