Certo non la si può definire un’auto sportiva, anche se qualche soddisfazione riesce comunque a concederla. E senza incidere troppo sui consumi. Alla fine della nostra prova di 58 km, infatti, il computer di bordo indicava una media di 16,2 km con un litro di benzina che costituisce un ottimo risultato, specie se si tiene conto che le strade in città erano piuttosto trafficate e che abbiamo percorso anche alcuni tratti di tangenziale.
Privilegia la fluidità L’Arkana 1.6 E-Tech, dunque, è un’auto da guidare senza fretta, per poter godere del buon confort e per sfruttare al massimo la marcia in elettrico. La fluidità è ottima, fin dalla partenza: grazie alla trasmissione priva di frizione e abbinata ai motori a corrente, l’avviamento è sempre al 100% elettrico e gli strappi in accelerazione sono ridotti nei passaggi di marcia.
E pure il successivo intervento del motore termico è quasi impercettibile. Inoltre, il sound del 1.600 si sente soltanto quando si accelera con decisione e il motore sale di giri a lungo, prima che il cambio passi al rapporto superiore.
Confortevole non vuol dire brillante: se lo spunto elettrico si fa sentire, in termini di potenza complessiva qualche cavallo in più non avrebbe fatto male. In fase di sorpasso, ad esempio, premuto a fondo sul pedale del gas, la reazione del motore non è così immediata come ci aspettavamo.
Non si tratta di una vettura costruita per fare le gare di accelerazione, lo sappiamo, ma in situazioni di sorpasso su strada a scorrimento veloce, un po’ più di brio non avrebbe guastato.
La velocità massima è di 172 km/h, decisamente più lenta delle mild hybrid, mentre lo scatto 0-100 km/h viene percorso in 10,8 secondi. Ottimo il lavoro svolto dal cambio che gestisce il rapporto più giusto in funzione di velocità e di regime dei giri motore.
Mancano anche le leve al volante per la gestione manuale del cambio. Sono invece tre le modalità di guida: si parte da quella Eco in cui si cerca di minimizzare i consumi, ideale per la città, fin troppo tranquilla a volte.
In Sport la Arkana è più reattiva e pronta mentre in modalità My Sense è, invece, possibile personalizzare l’auto in base alle proprie preferenze. Per massimizzare il recupero d’energia in fase di frenata si può, invece, sfruttare la funzione B (Brake) che consente il solo uso del pedale del gas.
Bene i consumi reali che abbiamo constatato durante la nostra prova in città e su strade extraurbane. Non potevano mancare tutti i moderni sistemi Adas che rendono la guida ancor più rilassante lavorando senza disturbare troppo il guidatore e garantendo sicurezza a 360 gradi.
La Arkana E-Tech Hybrid ha un prezzo d’attacco di 31.850 euro nella versione Intens, mentre la R.S. Line parte da 34.650 euro. L’Arkana 1.6 E-Tech R.S. Line è la versione con il look più sportivo e anche la più completa e costosa: di serie ha i fari full led, il cruise control adattativo, la frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, i sensori dell’angolo cieco, il navigatore e la ricarica senza fili degli smartphone.
La Intens priva, tra l’altro, dei sedili in pelle, delle poltrone riscaldabili e con regolazioni elettriche e del sistema di parcheggio col volante che gira da solo, utile, perché dietro non si vede molto, fa risparmiare 2.800 euro.
Tutti gli allestimenti hanno una ricca dotazione di serie, che include fari full Led, cerchi in lega da 18 pollici, cruscotto digitale, interni in pelle/tessuto o Alcantara/pelle e i sistemi Adas. Di sicuro l’Arkana non passa inosservata nel traffico.