Range Rover Sport Autonomous Urban Drive: faccio da sola

La Suv inglese viene dotata di un innovativo sistema di guida autonoma di livello 4. È una vettura laboratorio che consentirà di rendere sicura la marcia urbana senza apporto umano.

Un futuro autonomo e condiviso

L’orizzonte della mobilità? Ibrido plug-in, o più probabilmente elettrico, e a guida autonoma. Le Case ci credono e lavorano in tal senso. Entro pochi anni vedremo in azione le prime auto prive di conducente e, probabilmente, senza proprietario, frutto di un cambio di mentalità che a un concetto (sinora) cardine come il possesso sostituirà la logica di condivisione tanto del trasporto quanto del veicolo. In quest’ottica lavora il Gruppo Jaguar Land Rover, in piena attività nell’affinamento dei software che consentiranno alle vetture del futuro di destreggiarsi senza apporto umano.

Vettura laboratorio

Il Gruppo inglese a capitale indiano ha presentato l’innovativa Range Rover Sport Autonomous Urban Drive, vettura laboratorio destinata ad affinare la gestione autonoma del veicolo in un contesto cittadino. La marcia urbana è, infatti, la condizione più difficile da affrontare, data l’enorme quantità di variabili in gioco. Complice il programma governativo UK Autodrive Research, i test su strada si svolgono principalmente nelle cittadine di Coventry e Milton Keynes, poli industriali storicamente legati al Gruppo JLR (Jaguar Land Rover), e proseguiranno sino all’estate del 2018, così da perfezionare i software alla base della marcia senza apporto umano di livello 4.
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Il guidatore può sempre intervenire

Il livello 4 di autonomia di un veicolo – in una scala da 0 a 5 – prevede la gestione, senza interventi del guidatore, dell’acceleratore, dei freni e del volante, oltre al monitoraggio del traffico e all’adattamento al flusso veicolare. L’auto è quindi in grado di amministrarsi al 100%, fatta salva la possibilità del conducente di riprendere il pieno controllo del mezzo con un semplice gesto. La Range Rover Sport Autonomous Urban Drive è così capace di rapportarsi agli altri veicoli, di rispettare i semafori, gli incroci, le precedenze, i pedoni, i ciclisti e i mezzi pubblici grazie al costante scambio d’informazioni con le altre vetture, la cosiddetta tecnologia car-to-car, e con le infrastrutture (strategia car-to-X).

Riflessi positivi per la sicurezza

Lo sviluppo della guida autonoma non è un’attività fine a se stessa, anzi porta in dote risvolti positivi per tutte le vetture, anche tradizionali. Nel caso del Gruppo Jaguar Land Rover, ad esempio, verranno presto rese disponibili funzioni quali l’Intersection Collision Risk Warning (ICRW), un servizio di bordo che avverte il guidatore qualora venga ravvisato un pericolo imminente in prossimità o durante l’attraversamento di un incrocio, l’In-Vehicle Signage (IVS), che riceve le informazioni sul traffico e sui lavori in corso dagli altri veicoli e dalle infrastrutture, e l’Emergency Vehicle Warning (EVW), che segnala il sopraggiungere di un mezzo di soccorso così da ottimizzare il flusso veicolare e favorire la velocità d’intervento nelle situazioni d’emergenza. Autonomia promette di fare rima con sicurezza.

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