PSA: sui benzina introdotto il filtro antiparticolato

L'adozione dell'iniezione diretta e le stringenti normative sulle emissioni hanno reso necessario l'installazione del filtro antiparticolato anche sui motori benzina.
Era solo questione di tempo perché il tanto discusso e odiato filtro antiparticolato (DPF o FAP)arrivasse anche sulle motorizzazioni benzina che fino adesso erano riuscite a rimanerne esenti. Si, avete capito bene! I nuovi motori benzina per poter rispettare le sempre più stringenti normative antinquinamento dovranno far affidamento su sistemi di post trattamento sempre più complessi, sofisticati e costosi, sistemi che vedranno l'introduzione del filtro antiparticolato per motori benzina, denominato GPF (Gasoline Particular Filter) per l'occasione.

Iniezione diretta

Ma cosa ha cosa ha comportato questa scelta progettuale? E' davvero solo colpa dell'inasprimento delle norme contro le emissioni nocive? Purtroppo no, perché ciò che ha portato i nuovi motori benzina a essere si più prestazionali ed efficienti ma meno puliti dal punto di vista del Particolato sembra essere proprio la tanto decantata iniezione diretta, guarda caso la stessa metodica di iniezione adottata fin'ora nei motori diesel e ora sfruttata anche dai moderi motori benzina. Questo accade a causa delle sempre più elevate temperature e pressioni che si sviluppano all’interno delle motorizzazioni benzina che sfruttano l'iniezione diretta, due condizioni che agevolano enormemente la formazione di questa sostanza nociva e inquinante. A dare conferma di quanto detto vi sono anche alcuni recenti studi come quello eseguito dall’associazione europea indipendente Transport&Environnement. Con uno studio svolto nel lontano 2013 questa associazione dimostrò che i motori benzina a iniezione diretta potevano liberare nell'aria un quantitativo di Particolato nettamente superiore a quello liberato dai motori a gasolio, addirittura fino a 1.000 volte superiore.

PureTech con GPF

Ecco che il Brand francese, da sempre molto attento alla tematiche ambientali, ha pensato bene di dotare i propri motori benzina PureTech del filtro antiparticolato (GPF). La prima vettura del Gruppo PSA che beneficerà della nuova tecnologia sarà la Peugeot 308 sui propri motori 3 cilindri turbo da 1.2 litri e 4 cilindri turbo da 1.6 litri. Secondo il Costruttore francese il nuovo dispositivo antinquinamento sarà in grado di tagliare le emissioni di particolato fino al 75% e non ridurrà le prestazioni dei motori sui quali verrà montato. Inoltre, i clienti non dovranno preoccuparsi di nulla perché il filtro antiparticolato per motori benzina sarà abbastanza diverso da quello per motori diesel e quindi non sarà soggetto ai classici problemi di intasamento o ostruzione, come a volte avviene nei motori diesel. La pulizia interna del filtro avverrà di continuo e non soltanto una volta che il filtro è pieno, scongiurando le problematiche derivate dalla modalità di rigenerazione attualmente adottata sui motori a gasolio.

Questione di Cordierite

Per ottenere questo risultato i filtri antiparticolato per motori benzina (GPF) sono filtri ottimizzati per la contropressione con un’elevata efficienza di filtraggio. All'interno il flusso di gas di scarico viene convogliato in un sistema di filtraggio che ha una struttura a nido d’ape con condotti di aspirazione e di scarico che si chiudono alternativamente. Al contrario però dei dispositivi utilizzati sui motori diesel, dove si adotta un filtro antiparticolato ceramico in carburo di silicio (SiC), sui motori benzina si adotta un silicato a base di AlMg (la Cordierite), un minerale particolarmente resistente al calore, che, reagendo a determinate temperature con questo tipo di polveri sottili, ne determina una continua pulizia interna rendendo questa tipologia di filtri esente da manutenzione e autoregolante.

Matteo Di Lallo
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