Sembra una “normale” Mitsubishi Pajero ma non lo è: quello che abbiamo guidato è un esemplare unico realizzato dalla filiale italiana, per il quale sono stati studiati interventi estetici ma anche tecnici. Come se ne avesse bisogno, in questa variante è ancora più fuori dagli schemi a cui siamo abituati oggi, fra Suv e crossover sempre più stradali e meno offroad. La dotazione tecnica che include tubo di prolunga dell’aspirazione, cerchi di lega leggera neri, pneumatici tassellati e piastre protettive, la Pajero esibisce una livrea mimetica piuttosto appariscente e un abitacolo impreziosito da rivestimenti di microfibra con cuciture a rombi e finiture a effetto fibra di carbonio. Sotto al cofano resta il 3,2 litri turbodiesel da 190 CV e 441 Nm associato al cambio automatico con le ridotte e possibilità di blocco dei differenziali centrale e posteriore. Insomma, non una vettura fuoristrada fatta di lamiera, plastica e sospensioni a ponte rigido e balestre ma un’interpretazione del tema sport-utility che non si è piegata alla legge dell’asfalto.
Giunta alla sua quarta generazione, in listino con piccoli aggiornamenti fin dal 2006 e prezzi oggi a partire da 38.450 euro, la Pajero può vantare apprezzabili doti di guida su strade normali, un discreto confort complessivo e un’eccellente dinamicità in fuoristrada. Il robusto e collaudato quattro cilindri di 3.200 cc. dispensa potenza e coppia in quantità sufficiente per muoversi in scioltezza sia sulle strade di tutti i giorni sia affrontando sentieri, solchi, guadi e twist più impegnativi, tanto più affidandosi con fiducia alle modifiche tecniche di questo esemplare.