Un’impresa impossibile per Kia farsi largo con la nuova Optima fra le berline premium da tempo presidiato dai brand tedeschi? Forse sì, ma i coreani ci provano puntando sulla buona qualità e l’appeal dei loro modelli e una strategica aggressiva sia in termini di proposte che di prezzi. La Optima family, come la chiamano in Kia, si compone di tre auto, tre allestimenti, a cui corrispondono anche tre diverse “anime”. Innanzitutto la Optima destinata all’utenza più tradizionale è la Sportswagon, una "familiare" motorizzata con un turbodiesel di 1.700 cc da 141 Cv. L’anima più “eco-friendly” è, invece, garantita dalla versione con tecnologia hybrid plug-in: motore benzina di 2000 cc più l’elettrico con 204 Cv di potenza complessiva che può percorrere 50 km in modalità solo elettrica. Ma la più intrigante delle Optima è versione GT forte di una potenza di 245 Cv del 2000 cc e da un turbo ad iniezione diretta della benzina.
Disponibile nella versione Sportswagon è la risposta alle auto premium visto che qualità e prestazioni sono di assoluto livello. Alla guida la GT spinge forte fin dai bassi regimi, accompagnata da un sound grintoso, ma si dimostra molto omogenea nel funzionamento. Del resto, pur con un’indole da sportiva di razza, la GT resta una confortevole wagon: le sospensioni a controllo elettronico limitano le sconnessioni e lo sterzo è sufficientemente leggero. Al punto che, pur con le generose dimensioni della carrozzeria, l’auto non manca di agilità. Il cambio automatico non fa avvertire i passaggi di marcia, oltre a risultare rapido oltre che utilizzabile nella modalità manuale con le levette dietro il volante.