Porsche Taycan: come funziona la frenata rigenerativa?

Niente "one pedal" ma un sistema di recupero dell’energia che punta o al massimo delle prestazioni o al massimo dell’efficienza. Quattro le modalità di intervento ma mancano i paddles dietro al volante.

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La frenata rigenerativa o meglio il sistema di recupero dell’energia cinetica che tutte le auto a batteria, quindi sia elettriche che ibride, sfruttano per ricaricare il pacco batteria durante le decelerazioni è un sistema molto utile per due precisi motivi: in primis permette di recuperare piccole quantità di energia elettrica a ogni decelerazione o frenata così da incrementare l’autonomia chilometrica massima a disposizione, in secondo luogo preserva l’impianto frenante da una precoce usura, andando a salvaguardare dischi e pastiglie e occupandosi da solo della maggior parte delle decelerazioni.

Diversi sistemi

Esistono però diverse configurazioni di questo particolare sistema. Ci sono per esempio vetture nelle quali la frenata rigenerativa è talmente forte da poter persino utilizzare la vettura con la modalità “one pedal” cioè dosando semplicemente la pressione sul pedale dell’acceleratore perché alle decelerazioni e alle frenate ci pensa unicamente il sistema di frenata rigenerativa. Ci sono, invece, altre vetture a batteria dove il sistema di frenata rigenerativa può essere tarato durante la guida azionando i paddles dietro al volante che su una vettura elettrica non servono di solito per cambiare i rapporti del cambio – la maggior parte delle vetture elettriche è a un solo rapporto – ma per settare il livello di intervento della frenata rigenerativa, dal semplice veleggio fino a un vero e proprio freno che arriva persino ad arrestare la vettura. Esistono poi quelle vetture a batteria dove normalmente in fase di rilascio il sistema lascia veleggiare la vettura per il massimo dell’efficienza. In questi casi per rallentare o frenare il veicolo si può agire sul classico impianto frenante oppure si può fare intervenire la frenata rigenerativa azionandolo esplicitamente tramite un tasto o una posizione sulla leva del “finto” cambio.

Elevata forza frenante

Bene fatta questa panoramica e le dovute precisazioni, andiamo oggi ad analizzare come è fatto il sistema di recupero dell’energia della Porsche Taycan, l’ammiraglia sportiva a batteria della Casa di Zuffenhausen. Questo particolare sistema, che a detta dei tecnici tedeschi è particolarmente efficiente, si fregia di due specifiche peculiarità: in primis è un sistema molto rapido cioè in grado di recuperare il più possibile e nel minore tempo possibile. Per farlo il sistema si avvale di una forza frenante pari a circa il 90% di tutta la forza frenante della vettura, un valore che permette alla Taycan di generare fino a 265 kW (175 dei quali arrivano dal motore posto all'avantreno e 90 da quello posizionato all'alteza dell'asse posteriore) di potenza così da ricaricare la batteria nel minor tempo possibile.

Predilige il veleggio

In secondo luogo è un sistema poco invasivo cioè in grado di veleggiare il più possibile quando si lascia semplicemente il pedale dell’acceleratore, evitando di innescare inutili ed eccessive decelerazioni, mentre interviene in modo massivo quando si aziona il pedale del freno, recuperando il più possibile e aiutando l’impianto frenante nelle staccate più decise. Due fasi ben distinte, una di veleggio per la massima efficienza e una di massimo recupero per una ricarica il più rapida possibile. Se questa peculiarità però non dovesse piacervi sappiate che la Porsche Taycan si avvale anche di ben 4 modalità di recupero dell'energia: veleggio, recupero dell'energia senza frenare, rigenerazione automatica e massima ricarica della batteria. Modalità che possono essere azionate e gestite dal conducente in base alla specifica situazione.

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