Ponte Morandi: finalmente partono i lavori di demolizione

Dopo oltre cinque mesi dal catastrofico crollo è arrivato finalmente il via libera per la demolizione e la successiva ricostruzione del nuovo ponte Polcevera.
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Purtroppo lo scorso 14 agosto 2018 in una giornata piovosa è tristemente crollato il Ponte Morandi, il viadotto autostradale genoano che attraversava il fiume Polcevera, causando ben 43 morti e numerosi disagi alla circolazione autostradale e alla stessa città di Genova. Dopo le numerose indagini di rito e le continue discussioni politiche tra il Governo giallo-verde e la società Autostrade per l'Italia, concessionaria del tratto autostradale in questione, è arrivato finalmente il momento tanto atteso. Tra il 6 e l’8 febbraio, subito dopo aver alleggerito il moncone Ovest, potranno partire i lavori di smantellamento delle parti pericolanti dell'ormai fu Ponte Morandi.

Un'operazione non facile

A cinque mesi di distanza quindi da quella tragica data la Omni, l'azienda incaricata della demolizione vera e propria, ha comunicato di aver ottenuto il via libera dalle prove di stabilità e di aver già iniziato a predisporre gli strand jack, cioè quei pistoni idraulici che serviranno a sostenere il ponte durante le operazioni di smantellamento e che, giusto per intenderci, sono già stati utilizzati anche nel recuperò, riallineamento e smantellamento della nave da crociera Costa Concordia. Gli strand jack verranno posizionati tanto sul moncone Ovest quanto su quello Est e serviranno a sostenere il ponte mentre ben 100 operai dell’Ati si occuperanno di tagliare, sollevare e portare a terra tramite gru ognuno dei pezzi pericolanti del ponte. Certo la procedura non sarà semplice, visto che stiamo parlando di due stralli pericolanti ad un'altezza da terra di ben 45 metri, e impiegherà almeno 5 mesi di lavoro, 24 ore su 24, per poter essere portata a termine.

Un progetto ambizioso

Finite le procedure di smantellamento, si potrà procedere con la ricostruzione, affidata a Fincantieri, secondo il progetto dello stesso architetto Renzo Piano e Italferr, società di ingegneria delle Ferrovie dello Stato. Se tutto dovesse andare come da programmi, il nuovo ponte dovrebbe essere pronto entro aprile 2020 visto che il progetto prevede attualmente una esecuzione dei lavori in 12 mesi, lavorando 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Certo è che sia le operazioni di smantellamento che di ricostruzione avranno un notevole impatto sonoro e ambientale sopratutto per la città e non sarà sicuramente poco onerosa a livello economico visto che il costo dell'opera per ora si aggira intorno ai 200 milioni di euro, sperando non vi siano, come spesso accade in Italia, ulteriori rincari in corso d'opera.

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