Polstrada: un’auto su dieci ha pneumatici non a norma

Gli oltre 10 mila controlli, effettuati dalla Polstrada, nell’ambito dell’iniziativa VacanzeSicure2019 hanno portato alla luce come ben 1 auto su 10 circoli con gomme finite.

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Non è un argomento da prendere sotto gamba perché in gioco c’è la nostra stessa vita. Dopotutto lo pneumatico è l’ultima cosa che si interpone tra la nostra macchina e la strada ed è ancora quell’oggetto che permette alla vettura di aggrapparsi all’asfalto non solo in rettilineo quando c’è bisogno di trazione ma anche e soprattutto in curva quando si ha bisogno di grip o tenuta laterale. Per questo motivo risparmiare sull’acquisto di questo componente, optando per sottomarche o pneumatici ricoperti o rigenerati, non eseguire l’adeguata manutenzione, viaggiare con pneumatici di marca, modello o misura diversa tra gli assi e, ancora, dimenticarsi di controllare la pressione o di sostituire gli pneumatici una volta che sono arrivati a fine vita (hanno cioè uno spessore del battistrada al di sotto di quanto previsto dalla legge), non sono mai delle buone idee.

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A dirlo non siamo noi ma il buon senso e soprattutto la Polstrada che da un lato consiglia ogni automobilista di effettuare un controllo accurato della propria vettura soprattutto quando questo si deve mettere alla guida della propria vettura per un lungo viaggio magari anche bello carico di bagagli. La vettura, infatti, deve essere nelle migliori condizioni possibili per poter affrontare in totale sicurezza questo viaggio. Dall’altro lato però la stessa Polstrada effettua numerosi controlli sulla nostra rete autostradale così da multare gli automobilisti indisciplinati per cercare di limitare l’instaurarsi di pericolosi e magari anche letali incidenti.

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Dall’indagine effettuata però con l’iniziativa VacanzeSicure2019 sembrerebbe che l’italiano media sia un automobilista un po' indisciplinato. La Polizia Stradale assieme ad Assogomma ha riscontrato che su 10.523 controlli, effettuati da maggio a giugno 2019 in sette Regioni italiane (Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Puglia), il 50% delle vetture fermate non aveva gli pneumatici gonfiati alla giusta pressione ma, cosa ancora più grave, il 9%viaggiava con gomme “lisce”, dunque con un battistrada inferiore agli 1,6 mm imposti per legge e quindi molto meno efficaci su fondi bagnati.

Come se non bastasse il 4,5% delle auto fermate aveva pneumatici non omogenei, ossia di marche o modelli differenti sullo stesso asse delle ruote oppure due gomme estive e due invernali, il 2,7% delle auto era dotato di pneumatici non conformi alla carta di circolazione, il 3,3% aveva gomme non omologate, il 4,4% montava pneumatici visibilmente danneggiati e il 36% montava in estate pneumatici invernali. L’indagine ha poi portato alla luce come le auto più anziane tendono a essere meno in linea con le leggi rispetto a quelle con meno di quattro anni, tanto che i veicoli con almeno dieci anni sono risultati non conformi di quasi il doppio rispetto a quelli con meno di dieci anni.

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