Com’è iniziato il percorso di Petronas in Formula 1?
Abbiamo iniziato circa vent’anni fa come global partner del campionato, e l’obiettivo era quello di far crescere il brand il più possibile a livello d’immagine. Ai tempi, però, il supporto non era tecnico. Il passaggio da sponsor “tradizionale” a sponsor tecnico ha permesso di fornire il nostro lubrificante ai motori da Formula 1. Abbiamo iniziato con BMW la nostra avventura nella massima espressione del Motorsport. Successivamente siamo passati a Mercedes. Oltre a cambiare casa costruttrice, abbiamo vissuto la fase importante del passaggio dai motori a otto ai sei cilindri, e nel farlo abbiamo lavorato al fianco di Mercedes per sviluppare prodotti (lubrificanti e carburanti) che si adattassero al meglio alle caratteristiche del propulsore, in particolar modo concentrandosi sulla fase di combustione e sulla dispersione del calore. Senza considerare che per noi, questa novità tecnica, ha permesso di ripartire da zero perché le specifiche richieste per il sei cilindri turbo rispetto all’otto cilindri aspirato erano completamente diverse.
Il Motorsport è il modo più efficace per far conoscere il proprio brand?
Come accennato precedentemente, il nostro obiettivo iniziale in Formula 1 era esattamente quello di farci conoscere. Nel corso degli anni, però, questo approccio è cambiato. L’opportunità più grande colta da Petronas è quella di sfidare i competitors ma soprattutto migliorare le nostre abilità nello sviluppo di carburanti e lubrificanti. Ovviamente lavorare con le auto più competitive del mondo, ovvero le Formula 1, ci permette di poter sviluppare i migliori prodotti con le tecnologie più all’avanguardia. Tutte le tecnologie che sviluppiamo per le corse poi le applichiamo ai prodotti retail, utilizzati sulle vetture che circolano quotidianamente.
Dove siete presenti in qualità di sponsor tecnico?
Oltre che main sponsor e partner del team Mercedes AMG Petronas Motorsport siamo presenti nel rally Dakar con il team Petronas De Rooy Iveco e anche nel mondo delle due ruote: con il team Sepang Racing Team siamo presenti in tutte e tre le classi del Motomondiale (Moto3, Moto2, MotoGP, ndr).
Ad alti livelli di performance, quanto è importante il ruolo del lubrificante?
È sicuramente uno dei ruoli fondamentali, ma anche meno presi in considerazione dagli spettatori ed appassionati della Formula 1. Dal 2014 lavoriamo fianco a fianco con chi sviluppa il propulsore, e siamo stati fortunati perché abbiamo avuto circa un anno di tempo per prepararci, migliorare e ottimizzare la tecnologia dei fluidi sul motore turbo a sei cilindri. Con l’esperienza e con il miglioramento dei prodotti, abbiamo iniziato ad avere dei concreti vantaggi competitivi. Per esempio: abbiamo constatato che, a seconda del tracciato, con i nostri prodotti si può guadagnare fino a un decimo di secondo al giro.
Nel vostro ruolo in F1 prendete in considerazione anche le emissioni?
La Formula 1 è la massima espressione del motorsport automobilistico e, nel suo regolamento, non sono presenti limiti o considerazioni riguardanti le emissioni nocive. C’è da dire che, con questa era dei motori ibridi, le emissioni si sono sicuramente ridotte rispetto ai precedenti motori otto cilindri. Il carburante che utilizziamo contiene una porzione di contenuti biologici che sono sicuramente puliti in termini di impatto ambientale. Con i carburanti ci concentriamo sulla massimizzazione delle prestazioni, mentre per quanto riguarda lo sviluppo degli olii motore puntiamo a migliorare l’affidabilità del propulsore e del cambio.
Quindi in che modo aiutate la riduzione di emissioni?
I lubrificanti hanno un impatto diretto sulle emissioni nocive poiché il consumo d’olio motore avviene perché evapora o perché si brucia. In modo da ridurre l’impatto ambientale, l’obiettivo è creare un olio che si consuma meno e che duri di più nel propulsore. Se la lubrificazione avviene in modo efficiente, riducendo quindi gli attriti e la resistenza idrodinamica, ne consegue anche un miglioramento nei consumi di carburante. Abbattere le emissioni a zero su un motore a combustione è praticamente impossibile, soltanto un motore elettrico è in grado di fare ciò.
Quanto differisce un lubrificante odierno da uno di 10 anni fa?
I prodotti sono quasi completamente differenti. Innanzitutto, i lubrificanti moderni sono formule quasi completamente sintetici, in modo da ridurre le emissioni nocive. Poi le viscosità sono cambiate: la più comune era la 5W30 mentre, attualmente, troviamo olii che vanno dal 0W20 al 0W30. La maggior parte dei componenti prestazionali sono stati migliorati per venire incontro alle necessità dei motori odierni, principalmente di piccola cubatura e dotati di turbo, che raggiungono temperature decisamente più elevate che in passato. Dedicato a questo tipo di propulsori è il nostro olio CoolTech.
Qual è l’approccio di Petronas con le auto elettriche?
L’elettrificazione della mobilità su ruote è un trend che apre nuove opportunità e sfide tecnologiche per i lubrificanti e altri fluidi. Questo vuol dire che i fluidi che noi produciamo dovranno essere compatibili con i componenti elettronici, motori, batterie e trasmissioni. I pacchi batterie disposti su auto elettriche o ibride necessitano di essere raffreddati, per questo sono richieste soluzioni efficienti anche sotto il punto di vista dei costi. Petronas ha presentato la gamma di prodotti Iona, dedicati ai veicoli EV e ibridi.
La crescita del mercato dell’elettrico è una potenziale minaccia per il vostro business?
Come detto prima, cercheremo di cogliere questa situazione come un’opportunità per creare nuove tecnologie e andare alla ricerca di prodotti che supporteranno la sempre più crescente domanda di vetture elettriche. Nel 2018 PLI (Petronas Lubricants International, ndr) si è presa un serio impegno: dedicare almeno il 75% delle proprie risorse per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie utili alla riduzione delle emissioni. Da quel momento, oltre che presentare la linea Iona di Petronas, abbiamo aggiunto Syntium 7000 alla nostra gamma di lubrificanti più venduti. PLI si conferma quindi un’azienda che crede fortemente nella riduzione di emissioni di CO2 attraverso la tecnologia dei fluidi, sia lubrificanti sia carburanti.