Patente di guida: conseguirla costerà più caro

Scattati dal 3 settembre scorso gli aumenti Iva del 22% sul prezzo della patente, rincari voluti da una risoluzione dell’Agenzia delle entrate che colpirà non solo i neo-patentati ma anche tutte le patenti conseguite dal 2014 al 2018.

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Brutte notizie per i neo maggiorenni o per tutti coloro i quali sono intenzionati a conseguire una nuova patente. L'Agenzia delle Entrate ha, infatti, comunicato lo stop all'esenzione dalle imposte sul valore aggiunto (IVA) perché l’insegnamento non fa più parte dell'ambito scolastico. Con questa decisione verranno applicati nello specifico dei rincari del 22% agli attuali prezzi per conseguire la patente di guida. Il fatto ancora più scandaloso è che questa risoluzione risulterà pure retroattiva e andrà a interessare tutte le patenti conseguite nel quinquennio tra il 2014 e il 2019. A pagarne le spese in questo caso non saranno però gli automobilisti bensì le scuole guida obbligate a versare l'Iva dovuta dal 2015 in poi. Una situazione catastrofica per la categoria che si è già messa in allarme. Le cifre, infatti, parlano di circa 3,8 milioni di patenti conseguite dal 2014 al 2018 a cui dovrebbero far fronte le stesse autoscuole. L’Agenzia delle Entrate dal canto loro ha cercato di alleggerire la pillola, a noi sembra più una presa per i fondelli, affermando che da parte ne degli automobilisti ne delle autoscuole non sono dovuti ne interessi ne sanzioni. Sta di fatto che in Italia conseguire la patente di guida costerà sempre di più e ora anche la categoria delle scuole guida rischia una bella mazzata per l’enorme esborso da fronteggiare.

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