Prendendo quindi in esame l’inquinamento emesso durante l’intero ciclo vita di una vettura, non può non essere preso in considerazione anche questo aspetto. Un aspetto che, come dicevamo poco fa, interessa non solo le vetture con il tradizionale motore a combustione ma anche le vetture a batteria cioè con motore elettrico. Si perché se da un lato durante il suo utilizzo un motore elettrico non emette in loco sostanze nocive, lo stesso non si può dire di freni e pneumatici. Questi, che sono gli stessi sistemi adottati sulle vetture con motore a combustione e sono prodotti con gli stessi materiali di quelli adottati sulle vetture con motore endotermico, portano alla produzione di particolato nocivo proveniente dall’usura di pneumatici e freni e denominato NEE (emissioni non di scarico). Analizzando con attenzione lo studio della Emissions Analytics, si evince come l’usura di freni e pneumatici di moderna utilitaria (nuova di pacca) porti alla emissione di particelle pari a 5,8 grammi per chilometro, un valore decisamente maggiore rispetto ai limiti di emissione di gas di scarico regolamentati, pari a 4,5 milligrammi per chilometro. Tale valore, sempre secondo la società di analisi inglese, potrebbe persino essere maggiore se si dovessero prendere in considerazione veicoli con anziani o con pneumatici sgonfi o, peggio ancora, veicoli molto pesanti come i moderni Suv o, guarda caso, come le moderne vetture a batteria che proprio in favore della loro batteria agli ioni di litio sono sicuramente più pesante delle corrispettive con motore endotermico.