Nuovo Codice della strada: che sia la volta buona?

Il Governo vuole riscriverlo ma si attende il via libera dal Parlamento.
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Dopo il clamoroso flop nella scorsa legislatura il cosiddetto esecutivo del cambiamento torna alla carica. Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha, infatti, presentato in Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per la riforma del Codice della Strada.
Il testo, che non dovrebbe essere molto distante dall’articolo 14, servirà al Governo per chiedere al parlamento la delega a riscrivere completamente l’attuale testo, redatto all’inizio degli anni 90 e più volte modificato, sulla base di alcuni principi fondamentali. Il ddl è stato subito approvato dal Consiglio dei ministri, ora però si aspetta il sì del Parlamento. Se ci dovesse essere l'ok anche dall'Esecutivo allora si procederà alla modifica del Codice della Strada che dovrà però essere fatta entro 18 mesi dall'approvazione della legge delega.
Il Codice della Strada, se dovesse essere riscritto, dovrebbe finalmente introdurre alcune novità più volte avanzate in questi ultimi anni. Si parte dal rincaro delle multe per chi corre troppo, si passa alla maggiore tutela verso gli utenti deboli come pedoni e ciclisti con un inasprimento delle pene per chi non rispetta le strisce pedonali e i semafori o guida in modo pericoloso in presenza di bici e si termina con altri 16 disegni di legge, di iniziativa parlamentare però, che riguardano alcuni aspetti del Codice attualmente in vigore come l'iniziativa di alzare il limite da 130 a 150 km/h in autostrada e quella di vietare al guidatore di fumare.

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