Nuova Audi A8: la frontiera della tecnologia

L’ammiraglia di Ingolstadt è rivoluzionaria. Evoluta nel design, nel layout dell’abitacolo, nella scocca e nella meccanica, introduce un nuovo orizzonte per la guida autonoma.

Manifesto tecnologico

Audi A8 L
Se è vero che un’ammiraglia è prima di tutto il manifesto tecnologico di un costruttore, allora la nuova A8 può essere considerata la summa dell’innovazione Audi. La quarta generazione della vettura tedesca, radicalmente rivista nello stile nel layout della plancia, porta al debutto una miriade di soluzioni hi-tech e avanzati sistemi di guida autonoma. Pronta a debuttare in occasione del Salone di Francoforte, per poi raggiungere le concessionarie entro la fine dell’anno, estende la tecnologia mild hybrid all’intera gamma.

Pianale multimateriale

Lunga 5,17 metri (+37 mm rispetto al passato), l’ammiraglia di Ingolstadt, rivale di Bmw Serie 7 e Mercedes-Benz Classe S, si fregia di una linea più filante rispetto alla precedente generazione, sul mercato dal 2009. Ai gruppi ottici anteriori a matrice di Led con tecnologia laser, alla mascherina esagonale e al tetto profilato stile coupé si accompagna così un inedito elemento Oled a tutta larghezza al retrotreno, ispirato alle Audi del passato, ad esempio alla storica Quattro, in grado di creare un fascio di luce tridimensionale. Disponibile anche nella configurazione a passo lungo L (+13 cm), l’A8 si avvale dell’innovativa piattaforma Audi Space Frame in alluminio, magnesio e carbonio, più rigida del 24% rispetto al vecchio modello.
1/25 Audi A8 L

Rivoluzione in abitacolo

Prende le distanze da tutte le Audi attuali e del passato. Al volante a quattro razze multifunzione si affianca infatti la console corredata di un doppio display touch: quello superiore da 10,1 pollici per l’infotainment, quello inferiore da 8,6 pollici chiamato a sostituire i principali comandi fisici per la climatizzazione, la gestione dei sedili e l’immissione dei comandi della navigazione satellitare. Una soluzione compatibile con i movimenti swipe e il linguaggio naturale che “pensiona” l’interfaccia MMI Touch. Non meno tecnologica l’integrazione nel pacchetto Audi Connect con connettività LTE del sistema car-to-X per il dialogo della vettura con le infrastrutture e le altre auto, mentre la strumentazione integralmente digitale con pannello da 12,3 pollici si avvale della grafica HD con risoluzione 1920x720 pixel.

Obiettivo guida autonoma

Mai una vettura di serie aveva osato tanto sotto il profilo della guida autonoma. Sono infatti ben 41 i dispositivi di assistenza al conducente disponibili. Un record. Merito soprattutto dell’AI, vale a dire l’Intelligenza Artificiale Audi. Una tecnologia che, in abbinamento al sistema Traffic Jam Pilot, consente alla vettura di gestirsi autonomamente sino a 60 km/h nel traffico autostradale. Acceleratore, freno e sterzo sono affidati al computer attraverso l’interfaccia ZFas che ricostruisce un’immagine di ciò che circonda il veicolo interfacciando i dati raccolti dalla telecamera frontale, dal radar, dai sensori a ultrasuoni e dallo scanner Laser. Il guidatore può distogliere le mani dal volante sino a quando il veicolo richiede un intervento. In assenza di feedback, l’auto si ferma nel primo spazio disponibile.

Intelligenza Artificiale per le sospensioni

L’Intelligenza Artificiale Audi è alla base dei sistemi Garage Pilot e Parking Pilot. Il primo in grado di inserire o far uscire l’auto da un garage, il secondo di realizzare parcheggi complessi attraverso un semplice comando ricevuto dallo smartphone del guidatore. AI che si spinge sino all’interazione con le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico. Una funzione supportata dall’impianto elettrico a 48 Volt, così da gestire ogni singola ruota adattivamente e predittivamente. Meno sensazionale, ma altrettanto funzionale, l’introduzione dell’Adaptive Driving Assistant, vale a dire un’evoluzione del classico cruise control attivo, in grado di agire da 0 a 250 km/h con il supporto della gestione autonoma nel traffico e del monitoraggio del mantenimento della linea di corsia per un controllo completo degli spostamenti laterali e longitudinali del veicolo.

Mild hybrid per tutta la gamma

Audi A8
Tra le novità tecniche dell’ammiraglia Audi spicca la sterzata integrale, mentre il sistema 4WD quattro si avvale della funzione Torque Vectoring per la distribuzione variabile della coppia in funzione delle condizioni di guida non solo tra avantreno e retrotreno ma anche tra le ruote di un singolo assale. Di base, il 60% della coppia è inviato all’asse posteriore. Al differenziale posteriore sportivo, optional, si accompagna una generale “elettrificazione” della gamma A8. Tutti i motori possono infatti contare sulla tecnologia BAS forte di un alternatore con funzione di motorino d’avviamento collegato al nuovo impianto elettrico supplementare a 48 Volt. La A8 può così veleggiare a motore spento quando le condizioni stradali lo permettono (ad esempio prima di un semaforo) e a velocità comprese tra 55 e 160 km/h per un tempo massimo di 40 secondi. Lo Start&Stop, al contempo, è attivo già al di sotto dei 22 km/h. Una soluzione mild hybrid che promette di ridurre i consumi di 0,7 litri ogni 100 km.

Sino a 50 km a zero emissioni

Audi A8
Al lancio, la nuova A8 sarà proposta con motori a 6 cilindri turbo benzina 3.0 TFSI da 340 Cv e Diesel 3.0 TDI da 286 Cv, cui si affiancheranno successivamente i V8 benzina 4.0 TFSI da 460 Cv e Diesel 4.0 TDI da 435 Cv oltre al ciclopico W12 benzina da 6,0 litri (590 Cv) e all’ibrido con batterie ricaricabili (plug-in) da 450 Cv, basato sul V6 3.0 TFSI e garante di percorrenze prossime a 50 km in modalità esclusivamente elettrica. Tutti i propulsori lavorano in abbinamento al cambio automatico a 8 rapporti Tiptronic del tipo mediante convertitore di coppia, giunto alla seconda generazione.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA