Stabilimento Maserati di Modena, la casa della nuova supercar Alfa Romeo
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Dagli anni Trenta ad oggi l’atelier del Tridente ha realizzato veri e propri “capolavori” di ingegneria automobilistica, modelli stradali e da corsa entrati nel mito.
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Il 'takt time’ minimo è di 20 minuti contro i 50 secondi degli “stabilimenti mass production”.
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Nascono le Officine 4C: per la produzione della supercar sono state allestite delle aree specifiche per le operazioni di ‘scoccatura’ e ‘montaggio’ mentre le zone di ‘testing’ e ‘finizione’ sono condivise con la produzione Maserati.
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Sala metrologica: oltre 400 punti di misura per controllare la qualità della scocca.
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Tutte le 4C prodotte affrontano un test su strada di 40 km nelle mani di un collaudatore esperto.
Sul finire degli anni 30 tutte le attività produttive del Marchio del Tridente furono trasferite nello stabilimento di Viale Ciro Menotti a Modena e in questi settant’anni da queste linee sono usciti veri e propri “capolavori” di ingegneria automobilistica, modelli stradali e da corsa entrati nel mito.
Solo nell’ultimo decennio sono uscite da queste linee ‘gioielli’ di tecnica e di stile - come la Quattroporte, la Granturismo e la Grancabrio – e ancora più di recente l’affascinante Alfa Romeo 8C: è stata la prima volta che lo stabilimento Maserati apriva le sue porte a un altro Marchio, particolarmente affine al Tridente per tradizione e per ambizione.
Considerato il background storico e recente, era dunque naturale che il Gruppo Fiat guardasse a Modena anche per la produzione di serie dell’Alfa Romeo 4C, una vettura che nasce sin dalla struttura dal connubio tra la più alta tecnologia e la più scrupolosa cura che solo l’attenzione dell’uomo può garantire. Questa è una filosofia costruttiva che è parte integrante anche del DNA dello stabilimento Maserati di Modena.
Qui l’innovazione si sposa innanzitutto con la passione delle persone che si traduce in rigore e in determinazione a fare bene. Ed è proprio la mano dell’operatore che aggiunge valore al prodotto tanto che le modalità operative di questo stabilimento si allontanano dalle logiche della “mass production” per entrare in una dimensione decisamente più artigianale. Basti pensare che il 'takt time’ minimo – la velocità di produzione necessaria per garantire la consegna – è di 20 minuti: un dato che fa capire la peculiarità di questa fabbrica se confrontato con gli “stabilimenti mass production” in cui il ‘takt time’ più breve è intorno ai 50 secondi.
Chiaro a questo punto il ruolo fondamentale svolto dal talento umano inteso come patrimonio di competenze tecniche e maestria artigianale: sono tutti operatori esperti, donne e uomini molto giovani - l’età media è di circa 29 anni e il 60% possiede un diploma o una laurea – e con un’esperienza media di oltre 5 anni sui modelli Maserati. Si tratta di una vera e propria élite di professionisti della produzione che possono operare con cognizione anche su 40 stazioni diverse e realizzare attività che vanno dai 20 ai 40 minuti: questo vuol dire essere dei meccanici ‘a tutto tondo’ e padroneggiare praticamente per intero tutto il flusso produttivo.
Per la produzione della supercar Alfa Romeo sono state allestite le Officine 4C, ovvero aree specifiche per le operazioni di ‘scoccatura’ e ‘montaggio’ mentre le zone di ‘testing’ e ‘finizione’ sono condivise con la produzione Maserati.
Area della ‘scoccatura’
Qui viene assemblata la struttura primaria della 4C creando prima il “body in white” della vettura e poi mettendo le prime “pelli”. In particolare, nella stazione n. 10 della linea gli addetti uniscono la monoscocca in carbonio ai due telai, anteriore e posteriore, e alle traverse. È un’operazione che viene effettuata manualmente, controllando durante tutto il processo la conformità di quei parametri, come ad esempio la “coppia angolo” dei serraggi, che garantiscono che gli elementi collegati restino perennemente uniti anche nelle più gravose condizioni d'esercizio.
Poco oltre, nella stazione 30, la cella della vettura viene chiusa montando anello parabrezza e tetto: la particolarità di questa operazione sta nelle speciali maschere utilizzate per dare la giusta geometria alla cellula dell’abitacolo. Inoltre, le giunzioni sono realizzate con materiali chimici polimerici d’avanguardia e rinforzate da unioni meccaniche.
Sala metrologica
Terminata la fase di scoccatura, il “body in white” di 4C affronta il controllo di qualità in sala metrologica. Ogni giorno alcune scocche prese a campione sono oggetto di una misurazione ad altissima precisione: basti pensare che il team dedicato controlla oltre 400 punti di misura per essere certi che la scocca sia perfetta a livello geometrico e dimensionale. In questo processo non c’è spazio per la tolleranza: le misurazioni devono dare risultati conformi al progetto.
Verniciatura e Montaggio
La fase successiva alla scoccatura è la verniciatura, l’unico processo che viene realizzato fuori dallo stabilimento Maserati. Una volta verniciati, i “body in white” rientrano per “essere diffusi” sulla Alfa Romeo 4C. Da sottolineare che la nuova supercar compatta è l’unica vettura a iniziare il suo percorso di montaggio con un’operazione di ‘smontaggio’. Infatti, prima di assemblare i componenti interni nella stazione n. 1, si ritorna alla struttura primaria della vettura togliendo le “pelli” già verniciate, come cofano e portiere, e parti strutturali, come i tralicci posteriori e la barra duomo. Solo adesso viene allacciata al gancio girevole.
In questa zona la professionalità della persona è al centro dell’intero processo. Ecco perché attorno al gesto degli operatori è stato costruito la stazione di lavoro e organizzato l’intero impianto logistico: tutti i componenti necessari per produrre la 4C arrivano alle diverse stazioni nella quantità giusta, al posto giusto e nel momento giusto. Ad esempio, nella stazione 2 non esistono movimenti inutili o innaturali: la vettura si solleva o si gira per offrire sempre il lato delle operazioni all’altezza idonea. Tutto ciò garantisce qualità e dà modo alle persone di esercitare al meglio la propria abilità manuale.
Anche operazioni come il montaggio dei cristalli, che altrove sono realizzate da robot, nello stabilimento di Modena sono affidate alla cura e all’attenzione delle persone: pure questa è una peculiarità esclusiva del processo di produzione di 4C. Non solo. Molti dei sottogruppi della vettura – ad esempio proiettori e plancia – sono assemblati qui in fabbrica a differenza di quanto avviene in altri siti industriali dove arrivano già montati dai fornitori: sono tutti aspetti che incidono profondamente sulla qualità percepita e reale del prodotto finito.
Area testing, prova su strada e Finizione
Il Testing è l’unica fase del processo produttivo affidata alla tecnologia in quanto serve a oggettivare la qualità delle prestazioni. In particolare, i sistemi controllano rigorosamente ogni dettaglio della vettura: al funzionamento ottimale del climatizzatore al setting dei componenti meccanici fino al comportamento dinamico.
Superata l’area Testing, tutte le 4C prodotte affrontano un test su strada di 40 km nelle mani di un collaudatore esperto. Anche questa è una pratica tipica delle supercar più prestigiose. Da sottolineare che il team di collaudatori è uno dei fiori all’occhiello dello stabilimento: tutti piloti esperti, appassionati di guida sportiva e di corse oltre che ineccepibili professionisti.
Si giunge così quasi al termine del flusso produttivo di 4C quando le vetture raggiungono l’area Finizione dove sono sottoposte alle ultime operazioni di messa a punto prima di passare alla logistica commerciale per andare sul mercato.