15 December 2021

NISSAN QASHQAI, piacere nello spazio

La regina di vendite nel settore dei crossover si è rinnovata non solo nel design ma soprattutto nei contenuti sotto pelle, a cominciare dalla piattaforma più leggera che migliora il comportamento dinamico. Il 1.3 a benzina mild-hybrid non delude per fluidità e elasticità, l’assetto non troppo soffice e ben bilanciato rende la guida sciolta e precisa anche sui tracciati misti...

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Nissan con il Qashqai inventò di fatto il concetto di crossover urbana, creando una nuova variante di modello in grado di cambiare radicalmente il mercato. Dopo 14 anni e cinque milioni di esemplari venduti in tutto il mondo, il brand giapponese arriva alla terza serie con un lungo elenco di novità. La prima è la piattaforma modulare al debutto tra i modelli dell’Alleanza con Renault e in grado ospitare motorizzazioni elettrificate: il nuovo Qashqai dà così l’addio al diesel e si propone solamente con propulsori ibridi. Nel 2022 poi arriverà anche la rivoluzionaria versione e-Power con la trazione elettrica e il motore termico: il pieno si farà direttamente al distributore e non alle colonnine.

Trazione anteriore o integrale
La nuova Qashqai è stata progettata con l’obiettivo di continuare a essere un modello adatto anche ad un uso quotidiano in città. La lunghezza è cresciuta di appena 3,5 cm, arrivando a 4,43 metri, un dato che la inserisce tra i modelli più compatti del settore di riferimento: trovare parcheggio in città o riuscire a entrare in garage, anche se lo spazio a disposizione è limitato, non sarà dunque un problema.

Pur non vedendosi, la nuova piattaforma è forse l’elemento più importante della nuova Qashqai e ha contribuito alla riduzione del peso complessivo dell’auto di ben 60 chili. La dieta ha interessato componenti come il cofano e le portiere, ora d’alluminio e il portellone posteriore realizzato con materiali compositi. Oltre alla riduzione della massa, la nuova piattaforma ha aumentato la rigidità della vettura del 48%, dato che garantisce un miglioramento della dinamica di guida. Una motorizzazione in due diverse potenze: si può sintetizzare così la nuova gamma della crossover giapponese, disponibile al momento solo con il 1.300 cc DIG-T mild hybrid a 12 volt negli step di potenza da 140 Cv e da 158 Cv con cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore.

La versione più potente è disponibile anche con trasmissione a variazione continua Xtronic, a due o quattro ruote motrici. Salto di qualità Gli interni della nuova Qashqai, poi, abbandonano la strumentazione analogica, sostituita da uno schermo da 12,8 pollici affiancati da un touchscreen da 9 pollici col quale è possibile gestire il sistema di infotainment che ha una connettività 4G.

A questi si aggiunge l’head-up display da 10,8 pollici a colori con proiezione dei dati sul parabrezza. Il salto qualitativo a bordo è dunque evidente: merito anche di materiali più di qualità e di una più attenta cura realizzativa. Promosso pure il sistema multimediale anche se le grafiche scelte non sono tra le più moderne, ora compatibile con Apple CarPlay anche in modalità wireless e Android Auto. Nel 2022 arriverà l’integrazione con l’assistente vocale Amazon Alexa. La nostra prova ha preso in esame la versione da 158 Cv, abbinata al cambio automatico e alla trazione anteriore.

L’allestimento Tekna+ comprende i cerchi di lega da 20 pollici, non esattamente ideali per gli asfalti sconnessi. La Qashqai, tuttavia, sorprende confermando il grande lavoro fatto sull’assetto e sull’insonorizzazione. Passando al comportamento dinamico generale si scopre come se la cava tra le curve, apprezzando il rollio contenuto e uno sterzo più diretto e corposo in particolare modo quando si imposta la modalità di guida Sport selezionabile in aggiunta a Eco e Normal.

Alle basse andature lo sterzo si rivela un po’ troppo reattivo ma non delude per precisione. Sul fronte delle prestazioni la tecnologia mild hybrid aggiunge una spinta in accelerazione, pari a 6 Nm che non guastano. Nota di merito per il cambio automatico, una variazione continua dal buon comportamento che risulta fluido a tutte le andature.

Bene la trasmissione manuale che avevamo già avuto occasione di provare sulla versione meno potente da 140 Cv e che convince per gli innesti precisi e per la frizione mai troppo pesante. Tornando al comportamento dinamico, vale la pena sottolineare che il sottosterzo non raggiunge mai livelli fastidiosi: la vettura va in appoggio progressivamente e quindi il comportamento risulta facile da percepire.

La piacevole reattività, peraltro, non finisce per creare particolari problemi di gestione nei cambi di direzione più repentini, che Qashqai mostra di gestire con naturalezza e proprio la docilità delle reazioni e la facilità di controllo vanno a semplificare il compito del guidatore, consentendo di tenere ritmi brillanti senza richiedere un particolare impegno. Più fruibile e comoda Uno dei principali motivi per cui si acquista una crossover è legato alla sua funzionalità sia che si debbano caricare i figli sul sedile posteriore o degli oggetti ingombranti nel bagagliaio, i centimetri a disposizione e le soluzioni di accesso possono fare la differenza.

Come detto, la Qashqai ha puntato sul mantenimento della lunghezza, ma al tempo stesso è cresciuta all’interno grazie al passo ampliato. I vantaggi maggiori si percepiscono nella seconda fila di sedili dove si apprezza lo spazio a disposizione, accessibile assai comodamente grazie alle portiere con un’apertura di quasi 90 gradi. Nel bagagliaio si trovano oltre 70 litri in più rispetto al passato, superando così quota 500 litri e un fondo con doppio vano.

Il listino della nuova Qashqai si compone di quattro diverse versioni e sei allestimenti: Visia, Acenta, Business, N-Connecta, Tekna e Tekna+. Sul fronte prezzi si parte da 25.500 euro per la versione 1.3 DIG-T da 140 Cv con cambio manuale e due ruote motrici, dove l’allestimento di serie molto completo prevede un nutrito pacchetto di Adas: non mancano cruise control, frenata di emergenza automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti, sistema riconoscimento dei segnali stradali e rilevamento oggetti nella parte posteriore della vettura con frenata automatica durante la retromarcia.

Per quanto riguarda la 1.300 cc da 158 cv Xtronic in allestimento Tekna+, il prezzo è pari a 40.690 euro a fronte di una dotazione estremamente completa che include anche cerchi di lega da 20 pollici, Sistema ProPilot con navi link questo disponibile già dalla Tekna e sedili anteriori massaggianti. Grande attesa c’è, tuttavia, per l’ormai imminente evoluzione del Qasqhai con l’arrivo del sistema ibrido e-Power che impiega un motore a benzina ad alto rapporto di compressione funzionante con una miscela magra con meno benzina rispetto al rapporto ottimale aria/benzina.

Una tecnologia brevettata da Nissan che riesce a introdurre più aria e carburante all’interno del cilindro e imprime alla miscela una forte turbolenza. Un sistema di accensione con una scintilla potenziata attizza la miscela aria e benzina e il risultato è una combustione più efficace e completa rispetto ad un motore convenzionale. Il rendimento promesso del 50%, poi, è ottenuto principalmente facendo lavorare questo motore a regime e carico costanti.

Ma come si riesce a conciliare questo funzionamento con i cambiamenti di velocità tipici dell’impiego su strada? Il sistema non aziona le ruote, ma è un generatore che carica una batteria al litio. La trazione è quindi elettrica e il motore a benzina funziona a regime costante e nelle condizioni di massimo rendimento, per caricare la batteria invece di muovere le ruote. Il motore termico del sistema ibrido Nissan e-Power si accenderà quindi quando la batteria ha bisogno di carica come per esempio nella marcia autostradale, mentre in città, grazie al recupero d’energia che è consentito dai continui rallentamenti, questo avverrà meno frequentemente.

La batteria non è ricaricabile dalle colonnine e non è molto capiente perché la sua carica è assicurata dal motore termico. In pratica con l’e-Power si apprezzerà la linearità e la prontezza della trazione elettrica a cui sia aggiunge la velocità di rifornimento e l’autonomia del powertrain termico.

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