Multa all'estero? Arriveranno per certo in Italia

Le multe elevate per le infrazioni commesse nei paesi dell'UE verranno inviate in Italia così da ottenere la riscossione come se la stessa infrazione fosse stata commessa sul territorio italiano.
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Con i decreti legislativi 37/2014 e 37/2016 l’Italia ha recepito la decisione quadro 2005/2014 e la direttiva 2015/413 che stabiliscono che chi infrangerà il codice della strada in uno stato europeo riceverà la notifica della sanzione direttamente dalla autorità di polizia estera, la quale sarà già in possesso delle generalità del trasgressore grazie al centro elaborazione dati della Motorizzazione italiana. In sostanza le infrazioni al codice della strada - eccesso di velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza, mancato arresto al semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, mancato uso del casco protettivo, circolazione su una corsia vietata, uso illecito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida - commesse nei paesi membri dell’Unione Europea verranno sempre notificate al cittadino italiano il quale non potrà più ignorarle, cercando di evitarne la riscossione.
Unica differenza rispetto alle infrazioni commesse sul territorio italiano è che in questo caso non saranno applicabili le sanzioni accessorie come la sospensione e la revoca della patente, la decurtazione dei punti e il sequestro del veicolo. Questo perché vi è una contestazione in differita e la notifica della sanzione presso la residenza. Occhio però che se verrete fermati sul posto dell'infrazione allora queste sanzioni accessorie potranno essere applicate. Come avviene in Italia vi sarà però anche per le multe riscosse all'estero la possibilità di impugnare la sanzione secondo le regole dello stato in cui è stata commessa l’infrazione.

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