Motociclisti: davvero così indisciplinati e dal “polso pesante”?

Le maggiori infrazioni commesse dai proprietari di mezzi a due ruote sono quelle legate agli aspetti burocratici e non quelle relative la mancato rispetto del Codice della Strada.

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Stando ai dati ACI e Istat sulla sicurezza stradale i motociclisti non sarebbero poi così indisciplinati alla guida come si potrebbe pensare o come molti vorrebbero farli passare. Se si prendono come esempio, infatti, le sanzioni elevate dalla Polizia Stradale lo scorso 2019 si scopre come la maggior parte di queste sanzioni siano correlabili ad aspetti burocratici e non a un mancato rispetto del Codice della Strada. Insomma motociclisti riabilitati per lo meno dal punto di vista dell’immagine e non pirati della strada come si è soliti immaginarli. Delle 47.610 contravvenzioni comminate dagli agenti di Polizia nel corso del 2019, ben 8.457 riguarderebbero la mancata revisione periodica, circa 6.927 a mancanza di polizza assicurativa, 6.006 il mancato possesso dei documenti di circolazione e 4.081 la guida senza patente o patente revocata.

Per carità, non stiamo dicendo che questi aspetti burocratici non siano importanti e che si faccia bene a non essere in regola ma che per lo meno il maggior numero di multe non riguarda per esempio l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’uso di sostanze stupefacenti, la guida pericolosa, ecc ecc. Infrazioni sicuramente presenti ma per fortuna non in numero così elevato come quello sopra menzionate. Rimangono comunque una piaga che andrebbe debellata perché si tratta pur sempre di sicurezza personale e degli altri utenti della strada.

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