Mobilità sostenibile: il gas metano può dare una mano

La tecnologia a gas naturale compresso (GNC) o gas naturale liquefatto (GNL) potrebbe essere una valida alternativa per una mobilità sempre più ecosostenibile.

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Sempre più spesso ormai si sente dire che il futuro sarà elettrico e che l’unico modo per abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti sia quello di passare a una mobilità totalmente a batteria. L’elettrico, visto però come panacea a tutti i mali, non è una soluzione tecnologica che, almeno allo stato tecnologico attuale, può andar bene per tutte le situazioni. Si pensi per esempio alla ancora scarsa autonomia garantita, alla lentezza nella ricarica dei pacchi batteria, alla mancanza di una vera e capillare infrastruttura di ricarica sparsa sul territorio nazionale o ancora, molto più importante, si pensi a tutti quei casi in cui l’elettrico non è ad oggi la soluzione più conveniente o congeniale come nel caso del trasporto medio e pesante su gomma per il medio e lungo raggio.

In questi casi è, infatti, impensabile almeno per ora di progettare un autoarticolato (trattore + rimorchio) corredato di un pacco batterie sufficiente a movimentare un peso di 44 tonnellate per un chilometraggio anche di 1000 chilometri con una sola ricarica. Per farlo servirebbe ad oggi un pacco batteria delle dimensioni dello stesso autoarticolato. Ecco perché nel dibattito sulla mobilità sostenibile e sul futuro dei trasporti rientra anche il tema del gas metano come alternativa ai carburanti tradizionali. Di questa ideologia è anche la stessa industria dell’Unione Europea che preme per questa transizione in quanto soluzione ideale per un’economia a basse emissioni di carbonio. Per dirigersi verso questa alternativa serve però accelerare nella realizzazione di infrastrutture adeguate per il rifornimento e la somministrazione di gas naturale e rinnovabile tanto in Italia quanto in Europa.

C’è però chi pensa che il gas metano non sia poi così pulito e non sia così virtuoso dal punto di vista delle emissioni di CO2. Bene, stando a quanto affermato da un recente studio dell’istituto Joanneum Research (uno dei più grandi centri non accademici austriaci), se si prendono in considerazione non solo le emissioni durante l’utilizzo ma l’intero ciclo di vita del veicolo, dalla produzione fino allo smaltimento, si scopre come il gas naturale compresso (GNC) ha il minore impatto dal unto di vista emissivo sul pianeta, seguito a pari merito da elettriche e diesel. Solo i mezzi a idrogeno e quelli elettrici alimentati con energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili possono fare meglio del gas.

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