L’abitacolo della Mercedes GLC è ampio e confortevole, anche per persone di alta statura. Tuttavia, chi siede nella parte centrale del divano deve sopportare la presenza di un tunnel assai ingombrante. Ben rifinito l’abitacolo è realizzato con materiali di qualità nelle varie configurazioni sono ad esempio disponibili inserti in alluminio, frassino grezzo con venature a vista, tiglio lucido, quercia o carbonio e i dettagli sono curati così come l’assemblaggio è preciso.
Le poltrone sono accoglienti e, volendo, possono disporre di massaggio, a 476 euro e la ventilazione a 1.318 euro: la posizione di guida rialzata è comoda e poco affaticante. Ben disposti i comandi, a eccezione della levetta del freno a mano elettronico che, come di consuetudine sulle Mercedes, è nascosta alla sinistra del volante.
Passando al bagagliaio, che non cambia la capacità di carico rispetto al modello pre-restyling: l’accesso è abbastanza agevole, specie utilizzando il portellone ad apertura e chiusura elettriche. Peccato che non si possa avere il divano scorrevole per guadagnare ancora qualche centimetro per le valigie senza rinunciare ai posti dietro.
L’aggiornamento della Mercedes GLC riguarda anche i motori: a benzina c’è un 2.000 cc da 197 o 258 Cv. La stessa cilindrata per i turbodiesel che rispettano le normative antinquinamento Euro 6d, anche grazie a un catalizzatore SCR aggiuntivo e che rimpiazzano i vecchi 2.100 cc. Tre i livelli di potenza: 163 Cv per la 200 d, 194 Cv per la 220 d, 245 cv per la GLC 300 d mentre la 300 de con tecnologia ibrida plug-in può contare su una potenza massima di sistema pari a 306 Cv.
Tutte le versioni hanno la trazione di tipo integrale permanente e il cambio di serie è automatico a 9 marce. Prontezza di risposta e rapidità nel salire di giri non mancano certo al td con sistema ibrido plug-in. E’ un motore capace di garantire spunti più che accettabili anche nelle progressioni verso le andature più elevate: quanto basta per viaggiare su buoni ritmi e con quel brio indispensabile per disimpegnarsi senza difficoltà sia nel traffico sia nelle percorrenze a medio raggio.
All’abbondanza di coppia, il motore td affianca un’apprezzabile progressività: riprende bene sin dal regime minimo e poi si distende senza strappi per guadagnare ritmo con rapidità. Cura la precisione Note positive anche sul fronte della guidabilità, dove la GLC Coupé dimostra di essere stata concepita anche per premiare le qualità dinamiche: l’appoggio è pronto e apprezzabile è la capacità di conservare la linea voluta, ma soprattutto il coricamento laterale non raggiunge mai angoli fastidiosi e aumenta con la dovuta gradualità. Maneggevolezza e agilità sono di buon livello: la GLC Coupé si conferma sempre facile e intuitiva da controllare.
Poco affaticante in città sebbene nei parcheggi la scarsa visibilità posteriore obblighi a fidarsi ciecamente dei sensori di distanza, la Mercedes GLC appare docile nella guida tranquilla, con cambiate morbide e bassi livelli di rumore e vibrazioni.
Se si vuole un po’ di brio, basta selezionare la modalità Sport, con delle riprese che si fanno più pronte, le cambiate rapide e lo sterzo diventa più preciso. Di buon livello anche le prestazioni in fuoristrada, specie con il pacchetto tecnico Off-Road a 720 euro che aggiunge a due programmi di guida che agiscono sul motore, il cambio e lo sterzo: sullo sterrato non compatto come sabbia, ghiaia o neve, si può selezionare la modalità Offroad, mentre per un fuoristrada più impegnativo, con tratti rocciosi o pendenze insidiose, è più adatto il programma Offroad +, in cui il controllo della trazione simula un differenziale autobloccante agendo sui freni di ogni singola ruota.
Per ottenere, invece, maggiore versatilità e confort, si possono aggiungere le sospensioni pneumatiche Air Body Control: in combinazione con il Dynamic Select, di serie, offre la possibilità di abbassare o alzare l’altezza minima da terra di 50 mm, portandola da 18 cm a 22 cm.
Segno che la Mercedes GLC conserva, fin da quando si chiamava GLK, un'anima fuoristradistica. Scegliendo il pacchetto Offroad, un optional, la suv della Stella diventa così capace di affrontare twist e passaggi piuttosto impegnativi. Molto fanno, poi, le sospensioni ad aria, che possono alzare il corpo vettura. Così la GLC è anche libera di un angolo di attacco pari a 30,8 gradi e uno di uscita da 24,9 gradi, con una profondità di guado da 300 mm: complice la trazione 4Matic e le modalità di guida Offroad e Offroad+, ci si arrampica dove raramente un proprietario di Suv mai si avventurerebbe.
Confortati, poi, da telecamere a 360°, per vedere in qualsiasi momento sullo schermo centrale dove si mettono le ruote. Nell'utilizzo quotidiano in modalità "electric" la GLC Coupé può garantire un'autonomia tra i 40 a i 50 km a zero emissioni, grazie anche alla batteria dalla capacità nominale di 13,5 kWh. Contenuti, nel complesso, i consumi in tutte le circostanze d’uso, con una media vicina ai 4 litri/100 km, che corrispondono a una percorrenza di 25 km/litro.