Mercedes-AMG GT R Pro: il rasoio di Affalterbach

Prodotta in serie limitata e derivata direttamente dalle GT3 e GT4, la nuova regina della Stella è il perfetto anello di congiunzione tra la strada e la pista.
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Al Salone di Los Angeles la Casa della Stella ha svelato il restyling di metà carriera della sua gamma sportiva AMG GT. In questa occasione però il colosso tedesco ha ingolosito i palati dei numerosi spettatori accorsi presentando anche un bel pezzo da novanta. Stiamo parlando della nuova Mercedes-AMG GT R Pro, una coupé di Affalterbach che sarà prodotta in serie limitata e commercializzata a livello globale con alcune differenze in base al mercato.

Ha i cordoli nelle vene

Questo nuovo modello supersportivo deriva direttamente dalla Mercedes-AMG GT R alla quale però aggiunge numerosi particolari inediti ripresi direttamente dal mondo delle corse nelle categorie GT3 e GT4. La nuova Mercedes-AMG GT R Pro è, infatti, il perfetto anello di congiunzione tra la strada e la pista e rappresenta la massima evoluzione del modello AMG GT. Grazie a queste modifiche, inoltre, la nuova GT vitaminizzata è stata in grado al Nurburgring di abbassare di ben 6 secondi il precedente record fatto segnare dalla sorella stradale, stabilendo il nuovo tempo di 7 minuti, 4 secondi e 632 millesimi. Ma cosa la rende così veloce e affilata? Scopriamolo insieme.

Identico cuore pulsante

Dal punto di vista meccanico non sono state apportate modifiche apprezzabili. Il motore è sempre il 4.0 litri V8 biturbo benzina che spinge tutte le vetture della serie AMG GT con diverse cavallaggi. In questo caso la potenza è la stessa della sorella GT R con ben 585 CV e 700 Nm che le permettono di raggiungere una velocità massima di 318 km/h e di archiviare la pratica dello 0-100 km/H in soli 3,6 secondi. Dove però la GT R Pro è cambiata maggiormente è sotto pelle e più precisamente nel telaio, nell’assetto e nelle masse in gioco così da regalare una dinamica di guida ancor più affilata e piacevole.

Affilata e leggera come un bisturi

Sono stati, infatti, introdotti sospensioni coil-over regolabili meccanicamente in compressione ed estensione, barra di torsione anteriore regolabile in fibra di carbonio, barra di torsione posteriore regolabile in acciaio, pannello di fibra di carbonio sul fondo vettura, giunti sferici Uniball per i quadrilateri sia superiori sia inferiori, supporti dinamici riprogettati per il gruppo motopropulsore e roll cage interna con rinforzi in carbonio dietro ai sedili. Passando alla riduzione delle masse in gioco si è optato per cerchi in lega forgiati, impianto frenante con dischi carboceramici e svariate componenti aerodinamiche in fibra di carbonio come lo splitter anteriore, l’ala posteriore, i flic laterali, il tetto ribassato, l’estrattore posteriore con tre terminali di scarico, le nuove prese d’aria integrate nei passaruota anteriori e i nuovi profili laterali del paraurti posteriore. Questi ultimi due lavorano in sinergia con un gurney flap ricavato sull’ala posteriore e l’Airpanel.

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