Mercedes-AMG GT Black Series: il ruggito di ben 730 Cv

Un contenuto tecnico meccanico e un’aerodinamica sopraffina ben si sposano con una avanzata elettronica di gestione per ricreare un affilatissimo rasoio capace di prestazioni fuori dal comune.

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La Casa di Stoccarda ha finalmente svelato la sua ultima arma di distruzione di massa. Stiamo parlando della nuova Mercedes-AMG GT Black Series, l’evoluzione più estrema della due porte coupé della Casa di Stoccarda, che i tecnici di Affalterbach hanno saputo preparare a dovere per renderla ancora più estrema. Partendo dal cuore pulsante, vi basti sapere che sotto il cofano a ruggire vi sono la bellezza di 730 Cv, erogati tra i 6.700 e i 6.900 giri, e 800 Nm, spalmati in modo costante erogati tra i 6.700 e i 6.900 giri. Numeri davvero degni di nota, resi possibili grazie all’ultima evoluzione del ben noto 4.0 litri V8 biturbo benzina di Casa AMG, un propulsore (M178 LS2) con albero piatto, perni di biella sfasati di 180 gradi, una nuova sequenza di accensione 1-8-2-7 4-5-3-6 e un limitatore fissato a ben 7.200 giri.

Se poi questi numeri non dovessero bastare per impressionarvi, sappiate che la velocità massima ha fatto segnare quota 325 km/h, lo 0-100 km/h viene bruciato in soli 3,2 secondi e lo 0-200 km/h viene archiviato in appena 9 secondi con partenza da fermo. Prestazioni da urlo rese possibili grazie anche a un cambio automatico a 7 rapporti, rinforzato e velocizzato per l’occasione, a un albero di trasmissione interamente n carbonio, a una trazione esclusivamente sulle ruote posteriore e a un nuovo impianto di raffreddamento.

A completare il pacchetto tecnico meccanico ci pensano carreggiate allargate, assetto rivisitato con ammortizzatori adattivi gestiti dal Ride Control AMG, taratura dell’assetto regolabile tramite ghiera per modificare il precarico della molla, barra antirollio posteriore con tre posizioni adattabili meccanicamente, rinforzi in carbonio per il telaio e per i supporti del cambio, semigabbia posteriore in titanio, impianto frenante carboceramico, cerchi di lega fucinati a dieci razze e pneumatici Milchelin Cup 2 R MO con due mescole: MO1A di primo impianto in versione Soft e MO2 con mescola dura specifica per la pista, sviluppati appositamente per la Black Series, nelle misure 285/35-R19 all'anteriore e 335/30-R20 al posteriore.

Al contenuto meccanico non poteva di certo mancare il pacchetto aerodinamico che è in grado di garantire anche in questi caso numeri da primato. Stiamo parlando di ben 400 kg di downforce a 250 km/h di velocità grazie all’aerodinamica con elementi attivi come la mascherina anteriore, le appendici inferiori e laterali e lo splitter regolabile sui livelli Street e Race. Come se non bastasse anche il lungo cofano motore in carbonio e il generoso spoiler, o meglio, ala posteriore (regolabile meccanicamente e con elemento attivo nella parte più alta) lavorano in combutta con il nuovo diffusore e con la nuova collocazione più rialzata degli scarichi posteriori. Chiudono il cerchio l'AMG Dynamics con i settaggi Basic, Advanced, Pro o Master, il Dynamic Select AMG con tre programmi per le sospensioni e l'AMG Traction Control con nove livelli di regolazione gestiti dalle mappature del motore e dal differenziale e non dall'Esp e dall'impianto frenante.

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