21 December 2015

Mazda6 2.2 AUT EXCEED

Pochi sapienti tocchi per non snaturare una berlina dalla linea slanciata e filante. Il restyling dell’ammiraglia Mazda migliora un prodotto ricco di contenuti. La versione top di gamma, con tutti i (pochi) optional non supera i 40.000 euro....

Mazda6 2.2 aut exceed

Cavallo che vince non si cambia. Se i proverbi contengono sempre un fondo di verità, il mondo automotive non può però sedersi sugli allori. E allora, senza cambiare cavallo, lo si può modificare un po’. Modifiche che all’apparenza non si notano, ma contribuiscono tanto all’estetica quanto ai contenuti dell’affascinante ammiraglia Mazda. Partendo dall’esterno, come in ogni face lifting che si rispetti cambiano leggermente forma e disegno fari, calandra e paraurti, senza tuttavia stravolgere l’identità dell’auto: discrete aggiunte cromate che rendono più aggressivo il muso. I nuovi gruppi ottici sono oggi a led. Restano le grandi ruote da 19”, in grado di garantire un ottimo comportamento sul misto veloce, non cambia il disegno dei cerchi, ma è diverso il trattamento superficiale, ora brunite. Leggere modifiche anche al posteriore, anch’esso equipaggiato con luci a led. Anche all’interno l’aria resta quella elegante del modello precedente, ma le migliorie sono numerose, per quanto difficili da scovare. Il navigatore satellitare è ora più grande (7 pollici) e posizionato più in alto, per favorirne la consultazione riducendo la distrazione durante la guida. Il freno a mano è ora elettrico, liberando spazio sulla consolle. Il cambio automatico ora è ad azionamento lineare, mentre il precedente era di più vecchia concezione estetica.

Anche le bocchette d’areazione sono state ridisegnate. Sulla palpebra della strumentazione c’è ora l’head-up display, che proietta su uno schermo la velocità e la distanza (schematizzata) dall’auto che precede. In questo modo non è necessario togliere gli occhi dalla strada per controllare la velocità e le impostazioni del praticissimo cruise control adattativo, in grado di accelerare e rallentare autonomamente in base alla distanza dai veicoli davanti. L’MZD Connect migliora la connettività degli smartphone e aggiunge feed audio di Twitter e Facebook, comprese delle opzioni per la pubblicazione. Inoltre, grazie ai servizi DAB è possibile sintonizzarsi su oltre 100.000 stazioni, secondo quanto dichiara Mazda. Sono poi state migliorate le funzionalità del navigatore, le cui indicazioni stilizzate compaiona anche sull’head-up display. Infine è stato migliorato il sistema di monitoraggio in parcheggio attraverso telecamere, che ora consentono di fare manovra in spazi estremamente ristretti (lo sono sempre, viste le dimensioni importanti dell’auto).

Nessuna variazione per motori e trasmissione, resta il 2.2 da 175 Cv (disponibile anche in versione 150) abbinato a cambi manuali o automatici a sei rapporti. Rispetto al modello precedente, è ora disponibile la versione station wagon a trazione integrale. Ciò che, invece, è stato affinato sono i sistemi i-ELOOP, il recupero dell’energia in frenata, e l’i-stop, che spegne il motore ai semafori. L’energia recuperata in frenata non viene riversata nella batteria normale, ma in un condensatore (un tipo di batteria studiato apposta per catturare rapidamente e immagazzinare l’energia a breve termine) che alimenta i servizi elettrici a motore spento per circa un minuto, senza stressare la batteria d’avviamento che, anzi, si limita a ricevere eventuali surplus da parte del condensatore, restando sempre carica.

Pezzo forte della Mazda 6 resta comunque la dotazione di sicurezza, di serie a partire dall’allestimento intermedio Evolve e composto da una serie di funzioni di assistenza alla guida: due sistemi gestiscono la frenata d’emergenza, lo Smart City Brake Support funziona alle basse velocità urbane, anche in retromarcia, per evitare tamponamenti in coda, mentre lo Smart Brake Support evita, o riduce le conseguenza, degli urti a velocità autostradale. Il sistema condivide i sensori con il cruise control adattativo. Il Lane Keeping Departure si accorge se si oltrepassa una corsia senza aver attivato la freccia e senza intervento del guidatore (l’auto ipotizza un colpo di sonno) mantiene l’auto in carreggiata. Se si fa leggermente forza, il sistema registra la volontà del guidatore e lascia la corsia. Un altro dei numerosi sistemi presenti è il controllo degli angoli ciechi che integra una allarme pedoni in uscita da parcheggi in retromarcia. La Mazda 6 2.2 turbodiesel 175 Cv è disponibile nel solo allestimento top Exceed e costa 34.300 euro. Quasi necessario – secondo noi – il cambio automatico, altri 2.000 euro e, volendo, il Leather Pack, con sedili in pelle elettrici e riscaldabili, oltre al tettuccio elettrico. In nero costa 2.000 euro, che diventano (chissà perché) 2.150 se si preferisce la pelle bianca. Infine, bisogna aggiungere la vernice metallizzata: 700 euro, oppure 850 per il magnifico rosso dell’esemplare di questo servizio.

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