Mascherine in auto: come, quando e perché

La legge parla chiaro, è obbligatorio usarle solo se si è in presenza di non conviventi.

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Con l’ultimo Dpcm il Consiglio dei Ministri e il Governo Conte hanno non solo prorogato lo stato di emergenza per il Coronavirus (Covid-19) fino al prossimo 31 gennaio 2021 ma hanno anche introdotto nuove e più stringenti regole per il contenimento della diffusione del contagio della pandemia. Tra le tante regole vi sono quelle relative alle mascherine che, diversamente da come avveniva prima, vanno ora indossate sempre non più solo all’interno dei luoghi chiusi ma anche all’aperto quando si è impossibilitati a mantenere il distanziamento sociale o quando si è in presenza di un non evitabile assembramento.

La regola vale naturalmente solo se si è in presenza di non conviventi o congiunti anche se più volte è stato sottolineato come sarebbe preferibile usare le mascherine ogniqualvolta non si riesca a tenere le distanze, indipendentemente che queste persone siano o meno parenti, conviventi o congiunti. Non vanno poi dimenticate le comuni regole fin qui sempre sottolineate come il distanziamento sociale, l’igiene personale specie delle mani e l’evitamento di qualsiasi tipo di assembramento tanto al chiuso quanto all’aperto.

In questi giorni è però tornata alla ribalta un’altra questione cioè come ci si debba comportare, stando al nuovo decreto, quando ci si ritrova in più persone a bordo di un veicolo come l’automobile. Anche in questo caso però la legge parla chiaro. Il Governo ha, infatti, precisato e ribadito che la mascherina vada indossata nel caso in cui si sia a bordo con persone non conviventi mentre ha confermato come non sia obbligatoria nel caso in cui si stia viaggiando da soli o con persone conviventi.

In sostanza, fino a nuovo ordine l'utilizzo della mascherina in auto rimane molto simile a quanto già stabilito dalle precedenti norme in vigore, con una differenza sostanziale: l'obbligo del dispositivo di protezione individuale decade nel solo momento in cui si trasportano propri conviventi, anziché "congiunti". Questo rende più netta la distinzione fra chi può non indossare la mascherina in auto e chi invece lo deve fare, impedendo dubbi simili a quelli nati - almeno all'inizio - dalla parola "congiunti" che scatenò una serie di dubbi sulla sua interpretazione.

Quando poi gli occupanti non sono tutti conviventi, è ammessa nell’auto la presenza del solo guidatore nella parte anteriore e di due passeggeri al massimo per ciascuna fila di sedili posteriori. Dunque in un'auto a quattro posti si può andare al massimo in due, guidatore più passeggero che deve sedersi dietro; con cinque posti si può essere al massimo in tre, mentre in una vettura a sette posti, si va al massimo in cinque. Nel caso di auto omologate per due persone, si può di conseguenza trasportare solo un convivente. Allo stesso modo, in moto non si possono trasportare persone che non siano conviventi.

Riassumendo, nel caso a bordo vi siano solo familiari conviventi, non vi sono limitazioni e non è obbligatorio l'uso della mascherina, mentre in tutti gli altri casi valgono le regole della mascherina e della massima distanza tra passeggeri. Ora che avete tutte le carte in tavola meglio però rispettare quanto previsto dal nuovo Dpcm perché chi non rispetta le norme sull'uso della mascherina rischia sanzioni da 400 euro fino a un massimo di 3.000 euroche possono essere persino elevate di un terzo se la violazione avviene mediante l'utilizzo di un veicolo da 533 a 4.000 euro.

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