Marchionne: no al diesel, si all'ibrido

Il numero uno di FCA ha sferrato l'ennesimo attacco al motore a gasolio decretandone la dipartita in favore dell'ibrido.
Il prossimo piano industriale di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) sarà presentato il prossimo 1 giugno e avrà valenza per ben 5 anni. L'amministratore delegato Sergio Marchionne, a margine della riunione dell’Acea (l’associazione dei costruttori di auto in Europa), ha però dichiarato di essere in contrasto con i costruttori tedeschi che si ostinano a difendere e a puntare sul diesel.
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Maggiori ritorni economici e minori costi

Secondo il boss di FCA il diesel è ormai destinato all'estinzione e verrà soppiantato dall'ibrido perché i motori elettrici saranno il futuro. Tali propulsori "puliti" consentirebbero, infatti, maggiori ritorni economici, una riduzione nei costi per la pulizia dei motori diesel, un incremento della manodopera per la produzione di motori sia termici che elettrici e di conseguenza un incremento nelle assunzioni e non nei licenziamenti.

Niente più dipendenza dal diesel

Marchionne prosegue affermando che ormai bisogna aprire gli occhi perché il diesel non è necessario per la riduzione delle emissioni di CO2 (gas serra) e dallo scandalo del Dieselgate in avanti in un pò tutti i mercati si è assistito ad un netto calo nelle vendite delle auto a gasolio. Proprio per questi motivi dobbiamo ridurre in modo sostanziale la nostra dipendenza dal diesel. Un pensiero, quello di Marchionne, che non si discosta di un pelo dalla sua precedente dichiarazione: l'intenzione dal 2022 di interrompere la vendita di tutte le auto a gasolio dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Jeep e Maserati.

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