La Rimac C_Two: will it drift? (sarà in grado di driftare?)

Stando ai progettisti l’hypercar elettrica croata sarà in grado di andare in sovrasterzo senza l’aiuto dell’elettronica.

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La Rimac Automobili sta proseguendo a ritmi serrati i test di sviluppo dell’hypercar elettrica a trazione integrale denominata C_Two come la la concept presentata più di due anni fa. Un modello che sarebbe dovuto entrare in produzione al Salone di Ginevra 2020 ma il Coronavirus ha fatto saltare i piani della Casa croata, costringendo Rimac a rimandare il lancio nel 2021. Prodotta in tiratura limitatissima a soli 150 esemplari a un prezzo di quasi 2 milioni di euro l’uno, la Rimac C_Two è spinta da un poderoso powertrain a batteria, composto da ben 4 motori elettrici, uno per ogni ruota, e capace di erogare la bellezza di 1914 CV di potenza massima e 2300 Nm di coppia massima. Numeri da capogiro che vengono scaricati a terra tramite una trazione integrale con torque vectoring e un cambio a velocità singola in avanti e a doppia velocità in retromarcia.

Ad alimentare un powertrain così sbalorditivo ci pensa un generoso pacco batterie al Litio Manganese Nichel da 120 kWh, capace di garantire un'autonomia di circa 650 km (ciclo NEDC) nel "normale" utilizzo quotidiano e fino a ben 2 giri del famosissimo vecchio circuito del Nurburgring (2 x 22 km) spremendo a fondo tutte le sue doti spaventose. Accumulatore che può inoltre essere ricaricato del 80% in meno di 30 minuti sfruttando ricarica ultraveloce a corrente continua da 250 kW. Ma quello che forse interessa di più a chi acquista un cacciabombardiere di tale elevatura sono le prestazioni finali su strada. Ebbene, la Rimac C_Two, che alla bilancia farà fermare l'ago a quota 1.950 kg, archivia la pratica dello 0-100 km/h in soli 1,8 secondi - non osiamo immaginare il lavoro svolto dalle povere gomme - brucia via lo 0-300 km/h in appena 11,8 secondi e raggiunge la strabiliante velocità massima di 412 km/h.

L'elettrica supercar croata vanta inoltre un telaio monoscocca in fibra di carbonio, strutture di sicurezza in alluminio, tetto incollato, sospensioni a doppi triangoli sovrapposti, batteria integrata nella scocca, ammortizzatori adattivi a regolazione elettronica, un sofisticato software per la gestione della potenza, chiamato R-Awtv, che ripartisce in maniera ottimale la trazione su ogni singola ruota e ben 8 telecamere, 6 radar, 1 o 2 lidar e 12 sensori a ultrasuoni che le permetteranno di offrire la guida autonoma di livello 4. L’hypercar croata sa però camuffare bene le sue doti prestazionali. A ricoprire un powertrain di tale caratura e il telaio da corsa ritroviamo una silhouette si da supercar ma per nulla estrema che lascia trasparire ben poco delle sue reali capacità. Un design che, nonostante le numerose prese d'aria e le essenziali ali mobili, è stato in grado di ottenere un valore di Cx nell'ordine dello 0,28. In ultimo ma sicuramente non meno importante è l’ultimo annuncio rilasciato dalla stessa Casa croata, secondo la quale la Rimac C_Two disporrebbe di una vera modalità drift che la renderebbe capace di andare di traverso a ruote fumanti senza l’ausilio di alcun tipo di sistema elettronico per il sistema dinamico di controllo della trazione. Non ci credete? Guardate allora il video che vi proponiamo qui sotto.

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