20 February 2023

Nuova JEEP AVENGER

Eletta Auto dell’Anno 2023, è la prima Jeep 100% elettrica in assoluto. Disegnata in Italia e prodotta in Europa, è lunga poco più di 4 metri, si presenta con uno stile accattivante...

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E' stata la reginetta del Salone dell’auto di Parigi dove ha debuttato in pubblico ad ottobre dell’anno scorso. Finalista del premio Auto dell’anno per poi vincerlo con un distacco mai così importante in quasi sessanta anni del premio. È anche la prima vettura Jeep 100% elettrica in assoluto. Insomma vale la pena di dire che la Avenger si è presentata già decorata sul campo prima ancora di avere iniziato la propria carriera sul mercato.

Il primo “porta aperte” che è servito per conoscerla finalmente da vicino è datato 20-21 gennaio. Insomma tutto fa pensare che sia nata una vera e propria stellina, ma solo perché le sue dimensioni sono compatte e il suo Dna in perfetto stile da B-Suv, la tipologia di modelli che vanno al momento per maggiore.

Forse non tutti sanno che Avenger è stata interamente disegnata in Italia e progettata in Europa su misura per le esigenze dell’automobilista europeo. Ecco come la presenta Daniele Calonaci, fiorentino, classe 1976, una laurea in architettura, dal 2018 responsabile del design Jeep in Europa. ”Avenger è un progetto mirato col quale volevamo proporci ad un target più ampio, giovane e anche femminile. È un’auto che potrà piacere alle donne perché le forme più tonde di solito piacciono molto di più a loro, ma allo stesso tempo non abbiamo abbandonato la robustezza di Jeep, qualità che piace agli uomini.

Allargare il target era fondamentale e renderla più compatta utile per l’Europa”. Ma la Avenger è anche prodotta in Europa a Tichy, in Polonia nella stessa fabbrica dove si assemblava la Fiat 500 e dall’anno prossimo usciranno anche le due gemelle di Avenger, entrambe B-Suv, ma brandizzate Fiat e Alfa Romeo. La vittoria della piccola Jeep nell’assegnazione del titolo di Auto dell’anno 2023 è stata netta.

Il meccanismo della votazione prevede che ogni giornalista-giurato abbia un pacchetto di 25 voti da assegnare ad ogni auto secondo certe regole: il voto zero è ammesso ma non si può dare un voto superiore a 10 alla migliore. Inoltre va tenuto conto del fatto che i giornalisti-giurati sono di differenti Paesi europei e culturalmente attribuiscono importanza diversa ai vari aspetti di un’automobile.

L’auto che riesce a collezionare molti punti un po’ ovunque significa che possiede contenuti di indubbio valore. Della giuria di The Car of The Year, come detto, fanno parte 57 giornalisti di 22 Paesi, tra cui 6 italiani. Al termine della votazione la Jeep Avenger ha raccolto 328 punti complessivi: il punteggio più alto da otto anni a questa parte. Ha staccato di ben 87 voti la seconda classificata, la Volkswagen ID. Buzz (241 voti), il minivan tedesco che ripropone in forma moderna il concetto del leggendario VW Bulli anni ‘70. Al terzo posto (211 voti) si è piazzata la Nissan Ariya, il crossover giapponese dal design avveniristico, staccato di 118 punti dalla vincitrice.

Ma torniamo alla piccola (è lunga 408 cm) e accattivante suv Jeep Avenger che ha debuttato sul mercato nelle ricche versioni di lancio First Edition a tiratura limitata. Prezzi: 26.900 euro per la 1.200 turbo a 3 cilindri a benzina da 100 cavalli con cambio manuale, nelle concessionarie da questo mese e 39.500 euro per l’elettrica, in arrivo nelle prossime settimane, con 156 Cv e 400 km di autonomia. E veniamo ai prezzi e alle dotazioni delle altre versioni, offerte sempre con i motori delle First Edition.

Entro la fine dell’anno è previsto poi il debutto dell’elettrica 4x4. Solo per la versione a batteria c’è un allestimento definito base, che comunque non è certo spoglio. Nei 35.400 euro del listino sono inclusi il climatizzatore monozona automatico, quattro alzacristalli elettrici e l’impianto multimediale connesso con display di 10,25 pollici.

Presenti, fra gli assistenti alla guida, il cruise control, la frenata automatica d’emergenza che rileva anche pedoni e ciclisti, il mantenimento in corsia, l’avviso anti-colpo di sonno e la visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto che ha un display centrale di 7 polllici. Che sia una Jeep, per quanto per ora a trazione anteriore, lo si nota dalle modalità di guida selezionabili specifiche anche per il fuoristrada e dal limitatore della velocità nelle discese ripide: strumenti utili sui fondi con poca aderenza.

Le ruote sono in acciaio di 16 pollici, i fari a Led e gli inserti nei paraurti di colore grigio. La Longitude elettrica per 2.500 euro in più, 37.900 euro in tutto aggiunge i cerchi in lega sempre da 16 pollici, le maniglie in colore con la carrozzeria, i retrovisori sbrinabili, l’impianto audio con sei altoparlanti invece di quattro, i sensori di parcheggio posteriori e il bagagliaio con pianale ad altezza regolabile. Con la Longitude parte la gamma della 1.200 a benzina: prezzo di 23.300 euro, con la stessa dotazione dell’elettrica se si esclude il climatizzatore che è manuale.

Il livello successivo è l’Altitude: servono 25.300 euro per la 1.200 e 39.900 euro per l’elettrica. Per 2.000 euro aggiuntivi si ottiene parecchio. L’estetica trae vantaggio dai cerchi di 17 pollici, dagli inserti nei fascioni in colore grigio metallizzato e dalle calotte dei retrovisori in nero lucido.

Sblocco delle serrature senza chiave, ma solo per l’elettrica e portellone motorizzato sono un tocco di praticità supplementare e dentro si trovano il cruscotto tutto digitale di 10,25 pollici, due prese Usb-C posteriori per la ricarica degli smartphone e i sedili rivestiti in tessuto ed ecopelle. Gli inserti nella plancia, poi, simulano l’alluminio. Di serie c’è anche il cruise control adattativo, che regola la velocità in base al traffico antistante e la 1.200 guadagna il climatizzatore automatico.

Infine la versione più lussuosa si chiama Summit e comporta un aumento del listino di 3.000 euro: siamo a 28.300 euro per la tre cilindri e a 42.900 euro per quella a batteria. Qui c’è davvero tutto quello che ci si può aspettare in un’auto di questa tipologia. All’esterno, la Summit si distingue per i cerchi di 18 pollici in parte diamantati e in parte neri, i vetri posteriori scuri e i fanali a Led si aggiungono anche i fendinebbia, sempre a diodi e gli abbaglianti automatici, mentre i retrovisori sono ripiegabili elettricamente e ciascuno ha un Led di cortesia che rischiara il terreno vicino alla porta.

Nell’abitacolo, ravvivato da un inserto giallo nella plancia, troviamo le luci d’ambiente in vari colori a scelta, una copertura tipo tablet pieghevole per il vano nella consolle, ma solo per l’elettrica, il parabrezza e i sedili anteriori riscaldabili, la piastra per la ricarica wireless degli smartphone e lo specchietto centrale senza cornice e autoanabbagliante.

Anche la 1.200 ha di serie la chiave elettronica, per l’apertura e la chiusura automatica delle porte e l’avvio del motore a pulsante. Molto ricca è la dotazione tecnologica: sensori di distanza tutt’attorno alla vettura, retrocamera ad ampio raggio, sensori dell’angolo cieco posteriore. E poi il centraggio in corsia, che nella versione elettrica, unito al cruise control che arriva fino a fermare l’auto, garantisce la guida semiautonoma di livello 2.

Per quanto riguarda le personalizzazioni, invece, i clienti possono scegliere su 7 diverse tonalità per la carrozzeria, più delle varianti bicolore con tetto Volcano: a disposizione ci sono le tre vernici pastello Snow, Volcano e Ruby o le metallizzate Sun, Lake, Granite e Stone. Solo la Ruby è proposta senza sovrapprezzo, mentre per le altre bisogna aggiungere 750 euro che salgono a 1.250 nel caso delle versioni bicolore. Oltre a questo, per tutti gli allestimenti tranne quello base ci sono 5 pacchetti di personalizzazione. L’offerta modulare prevede quattro differenti livelli di personalizzazione, che spaziano dallo stile al confort passando per la tecnologia e gli Adas.

Nel pacchetto Tech & Style per la Longitude per 1.600 euro per la benzina e 1.500 per l’elettrica sono inclusi la retrocamera, il cruise control adattivo, gli abbaglianti automatici, lo specchietto interno fotocromatico, i fendinebbia Led e i vetri posteriori oscurati. Con il pacchetto Infotainment & Convenience sempre per la Longitude, 1.600 o 1.100 euro, invece, si possono avere il navigatore, una porta Usb C per i passeggeri posteriori, i tappetini Mopar per il vano portaoggetti, la copertura del tunnel centrale, il caricatore wireless per smartphone e il rilevatore dei segnali stradali sulle versioni Altitude, a 1.700 o 850 euro, è prevista anche la retrocamera.

Sulla Altitude ci sono i pacchetti Adas per 1.000 o 1.200 euro con avviso angoli bui, specchietto interno fotocromatico e solo nel caso dell’elettrica Traffic Jam Assist con guida assistita di livello 2 e Led & Style, che con 1.450 euro aggiunge cerchi di lega da 18 pollici, gruppi ottici anteriori e posteriori a Led, illuminazione ambientale, luci di benvenuto animate e vetri posteriori oscurati.

Per l’allestimento Summit, è infine previsto l’Infotainment pack, 1.000 euro per la benzina e 500 euro per l’elettrica con il navigatore satellitare, il riconoscimento della segnaletica stradale e l’impianto audio Jbl. Il Winter Pack per 400 euro, ma di serie sulla Summit aggiunge a tutte le versioni anche il parabrezza e i sedili riscaldabili oltre a tappetini di moquette, sia davanti sia dietro.

Nel listino, infine, sono presenti anche alcuni accessori slegati dai pacchetti. La pad cover magnetica per il vano del tunnel centrale è proposta di serie sulla Summit e senza sovrapprezzo sulle Longitude e Altitude, mentre il kit fumatori costa 70 euro. Per le sole Altitude e Summit sono previsti sedili di pelle nera con un sovrapprezzo di 1.000 euro. La ruota di scorta, disponibile soltanto per il 1.2 benzina è invece ordinabile a 200 euro, contro i 30 euro del kit di riparazione. Per l’elettrica sono poi previste diverse soluzioni per la ricarica domestica: la easyWallbox da 580 euro, la eProWallbox Move da 699 euro e la eProWallbox Full da 899 euro. Come detto l’anno prossimo l’Avenger sarà disponibile anche nella versione a trazione integrale.

Le sue principali caratteristiche? Eccole! Carreggiata e parafanghi allargati, gomme off-road con spalla più alta, altezza da terra superiore ai 20 centimetri, angoli d’attacco, dosso e uscita aumentati e ganci traino per cavarsela in ogni situazione, anche e soprattutto lontano dall’asfalto.

A porre l’accento sull’indole fuoristradistica della Jeep Avenger 4xe Concept è il ceo del brand statunitense, Christian Meunier. Il manager ha spiegato come il nuovo modello che si pone alla base della gamma, quindi appena un gradino più in basso rispetto alla Renegade, è stato progettato “come una vera Jeep sin dalle fasi iniziali”, assicurando inoltre che le prestazioni sono “ai vertici della categoria” a partire dalle versioni al 100% elettriche con due sole ruote motrici. “Tuttavia - ha aggiunto il numero uno di Jeep - non potevamo non chiederci fin dove ci saremmo potuti spingere se avessimo giocato la carta della nostra trazione integrale elettrificata”.

Ecco quindi la decisione di prevedere nella gamma della nuova Jeep Avenger una versione che la casa americana descrive come “un concentrato di libertà” per riassumere le doti di un modello che nel 2024 andrà ad ampliare in Europa l’offerta dei modelli elettrificati 4xe. Ciò lascerebbe intuire l’aggiunta di un motore elettrico sull’assale posteriore, ma si tratta di un’ipotesi in quanto, per ora, la Jeep non ha fornito dettagli relativi alle specifiche tecniche del nuovo modello.

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