Italiani disorientati su quale auto comprare

Al momento dell’acquisto di un’auto nuova la maggior parte degli italiani non saprebbe quale motore scegliere, una problematica generata dal clima di forte incertezza che sta attanagliando il settore automotive.
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Nel corso dell’evento promosso da FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore del giornalista Pierluigi Bonora, è stato presentato uno studio di Doxa dal titolo “Cittadini nel caos: quale motore scegliamo?” Secondo quanto riportato dallo studio, Gli Italiani alle prese con la scelta dell’auto sono oggi più che mai disorientati.
Complici, infatti, le sempre più frequenti limitazioni alla circolazione anche delle vetture a gasolio di ultima generazione (Euro6), le possibilità di accesso a incentivi per l’acquisto di vetture elettriche e le campagne di demonizzazione contro il diesel, si fa strada una crescente diffidenza nei confronti dei motori diesel: il 71% non si sente più sicuro ad acquistare un'auto a gasolio perché teme i blocchi imposti dai Comuni e il 68% ha timore che le principali Case automobilistiche possano bloccarne a breve la produzione.
Gli italiani dichiarerebbero, inoltre, di avere bisogno di maggiori informazioni prima di scegliere la giusta alimentazione e di essere spaventati soprattutto dal valore di rivendita dell’auto diesel usata e dall’inquinamento prodotto da queste auto diesel anche se di ultima generazione. Solo il 16% degli italiani dichiara di sentirsi completamente sicuro della propria scelta in relazione al livello di inquinamento prodotto per i motori diesel e benzina; rispettivamente il 19% e il 20% sul valore di rivendita dell’auto.
Il 71% degli italiani (in crescita di 4 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione) non si sente più sicuro ad acquistare un’auto diesel perché ci sono sempre più Comuni che ne impediscono la circolazione; il 68% (dato anch’esso in crescita di 7 punti percentuali) teme che molte marche potrebbero bloccarne a breve la produzione; il 58% ha addirittura paura che la produzione dei diesel possa essere bloccata nell’arco di un paio d’anni (+6 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente). Aumentano, inoltre, i dubbi sulla possibilità di sopravvivenza anche dei diesel di nuova generazione, nonostante uno zoccolo duro del 13% di italiani sia ancora fermamente convinto che continueranno a circolare per lungo tempo.
In un contesto, come quello attuale, popolato da falsi miti e alternative di cui non si conoscono fino in fondo i limiti e le opportunità (incluse le soluzioni finanziarie), gli italiani alle prese con l’acquisto dell’auto, per “limitare i danni” nella scelta, sembrano privilegiare la “via di mezzo” (la motorizzazione ibrida, nella fattispecie, per il 29% degli italiani svetta sopra tutte le altre alimentazioni quale scelta futura più probabile).

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