Inquinamento: il Piemonte chiede lo stop chilometrico

Le auto più inquinanti potrebbero sperimentare una nuova tipologia di blocco del traffico basato sui reali chilometri percorsi.

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La Regione Piemonte nel 2020 darà avvio a una nuova tipologia di sperimentazione per cercare di contenere e/o abbattere le emissioni inquinanti all’interno del proprio territorio. Si tratta dell’ennesima misura che mira a contenere la libertà dei cittadini e la mobilità delle proprie vetture, soprattutto di quelle ritenute più inquinanti. Questa tipologia di auto, ritenute meno virtuose, potrebbero, infatti, vedersi private della propria libertà per mezzi di innovativi blocchi del traffico che si basano su quanta strada viene effettivamente percorsa con un controllo tramite GPS.

“Il nuovo sistema, – spiega l’assessore all’Ambiente della Giunta Cirio, Matteo Marnati – che sarò basato su dati GPS, terrà monitorate le auto e i proprietari di auto euro 0, 1, 2 e 3, ovvero quelle che sarebbero bloccate, potranno circolare all’interno delle aree vietate ma rimanendo entro un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale. Questo limite massimo di percorrenza verrà, inoltre, stabilito in base al tipo veicolo e alla classe ambientale. In questo modo, una volta a regime, saranno abolite tutte le deroghe e le auto avranno a disposizione un plafond chilometrico da gestire a piacimento per entrare e muoversi all’interno delle zone a traffico limitato”.

Per la Regione lo scopo ultimo è quello di tagliare entro il 2030 quasi settemila tonnellate di Pm10 e quasi 10 mila tonnellate di biossido di azoto, un obiettivo che verrà perseguito monitorando il traffico, gli spostamenti, i chilometri percorsi e la situazione delle auto più inquinanti in modo da risettare e gestire al meglio anche il trasporto pubblico così da incentivare l’utilizzo di questo servizio e disincentivare lo sfruttamento delle proprie automobili specie quando non ve ne sia la stretta necessità.

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