Incidente stradale? A essere controllato è lo smartphone

Le Forse di Polizia della regione più ad est del Nord Italia, nel caso di incidenti mortali o con lesioni gravissime, potranno controllare i telefonini per capire le dinamiche dell’accaduto.
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L’utilizzo dello smartphone alla guida è una questione quanto mai annosa e non ancora risolta, specie nel nostro Paese. Allo stato attuale delle cose, infatti, in Italia è assolutamente vietato tenere in mano o utilizzare uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo elettronico mentre si è alla guida di un veicolo e lo stesso discorso vale quando si è fermi in coda al semaforo o in mezzo al congestionato traffico cittadino. Nonostante questa legge e nonostante le già abbastanza severe pene pecuniarie e amministrative – ricordiamo, infatti, che per chi dovesse essere trovato alla guida con uno smartphone in mano è prevista una multa di 161 euro, il taglio di 5 punti dalla patente e la sospensione della stessa da 1 a 3 mesi alla seconda infrazione nel biennio (recidiva) – lo smartphone viene comunque utilizzato in modo improprio dagli automobilisti alla guida di un veicolo con conseguenti maggiori distrazioni e minore attenzione sulla strada, sui cartelli, sugli altri veicoli e sui semafori.

La legge c’è ma non basta

Con l’obiettivo di far diminuire gli incidenti e dimezzare il numero di vittime sulla strada fra il 2011 e il 2020, target richiesto anche dall’Unione Europea, il Governo sarebbe al vaglio di un disegno di legge che se dovesse andare in vigore potrebbe innalzare le pene per colo i quali dovessero essere beccati con il cellulare in mano mentre stano guidando: si parla, infatti, di 161 euro, taglio di 10 punti subito e sospensione della patente da 2 a 6 mesi alla seconda infrazione nel biennio. In attesa però che il disegno di legge diventi realtà, la Procura di Pordenone, su input della Procura generale di Trieste, ha emanato la direttiva numero 4414 del 26 giugno 2018, che permetterà alle Forze dell’Ordine di analizzare i telefonini dei conducenti i veicoli coinvolti nell’incidente ma solo nel caso in cui si verifichino sinistri mortali o con lesioni gravissime, dov’è fondamentale stabilire se il guidatore fosse distratto o meno al momento dello scontro.

Giro di vite in Friuli Venezia Giulia

I guidatori coinvolti avranno naturalmente diritto a un avvocato o a una persona di fiducia che potrà assisterli e presenziare al momento della verifica del cellulare. Gli stessi guidatori potranno anche rifiutarsi di consegnare il telefonino nelle mani degli agenti ma in questo caso scatterebbe immediatamente l’ordine di perquisizione e, se necessario, il sequestro del dispositivo per i successivi accertamenti tecnici. Con il solo scopo di capire le dinamiche e le colpe dell’incidente e quindi in primis se il conducente stesse utilizzando lo smartphone prima dello scontro, le Forze di Polizia saranno autorizzate a controllare l’esistenza di attività sullo smartphone nei momenti prima dell’incidente. Se il conducente dovesse risultare colpevole allora scatterebbe immediatamente il sequestro e l’imputazione di colpevolezza.

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