I motori endotermici hanno l’appoggio della Merkel

La cancelliera tedesca si schiera dalla parte delle auto benzina e diesel, chiedendo all’Europa una transizione più graduale verso la mobilità a batteria.

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In un discorso di fronte a un'importante associazione di imprenditori tedeschi (BDA) la cancelliera tedesca Angela Merkel, una delle più convinte promotrici dello sviluppo e della diffusone delle auto elettriche, si è schierata a favore delle auto con motori benzina e diesel in difesa quindi dall’estinzione i motori endotermici.

Per la cancelliera tedesca in questo periodo di forte crisi economico sanitaria la strategia migliore è quella di una transizione verso una mobilità totalmente elettrica che sia quanto più graduale e a tappe e non rapida, immediata e sconsiderata. Decretare, infatti, immediatamente la fine dei motori a combustione interna potrebbe portare a forti ripercussioni su tutto il settore automotive e sull’intera filiera.

Per supportare quindi l’intero settore, già fortemente provato dalla forte epidemia di Coronavirus (Covid-19), Angela Merkel ha pensato bene di ricreare un gruppo di lavoro fra governo e industria tedesca dell'auto, un team che sia in grado di accompagnare il settore e l’intera filiera nella transizione verso la mobilità elettrica con scelte giuste e sensate e condivise con le istituzioni e con la stessa Europa.

Un discorso che si rifà soprattutto alle nuove normative Euro 7 (QUI e QUI per saperne di più) che stando alle prime indiscrezioni potrebbero dare una forte e ulteriore batosta ai motori endotermici e, secondo alcuni esperti, decretarne una morte prematura. Della stessa idea la cancelliera tedesca che vede in limiti troppo stringenti di fatto una condanna definitiva per le auto a combustione perché "tecnicamente impossibili" da produrre.

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