10 June 2022

HYUNDAI N DRIVING EXPERIENCE

In pista a Monza i modelli della Casa coreana più votati alle performance e al piacere di guida: dalle hot hatch i20 e i30 alla i30 Fastback e al Suv Kona, una gamma completa che ha tutto quel che serve per garantire il massimo divertimento, anche nell’uso quotidiano...

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Torniamo col pensiero ad alcune vecchie Hyundai come la modesta utilitaria Atos o la berlinetta Accent o la pur apprezzata e sportiveggiante Coupé degli anni 90, c’è da restare davvero sbalorditi nel constatare a quali livelli di apprezzamento siano giunti oggi i prodotti del brand Sud Coreano: passi da gigante.

Una produzione attualmente ben supportata anche da una presenza sportiva di successo a livelli mondiali, segnatamente nei Rally WRC dove ha primeggiato nella classifica marche del biennio 2019/2020 con la i20 Coupè N e nella serie Turismo WTCR in cui ha fatto suoi, praticamente all’esordio, due titoli piloti consecutivi, nel 2018 con l’inarrestabile e allora 56enne Gabriele Tarquini, e nel 2019 con l’ungherese Michelisz, con la i30 N.

E proprio il popolare “cinghio” abruzzese ex F1 che ha partecipato da leader alla creazione e sviluppo del modello Campione WTCR e che ora lavora con lo staff sportivo della Casa di Seul, ha presentato e accolto i partecipanti allo “Hyundai Driving Experience” tenutosi all’Autodromo di Monza lo scorso maggio.

Uno stage aperto a tutti e condotto a bordo di i20 e di i30 Fastback (da noi provate) e della Kona, tutte nell’allestimento speciale N, quello riservato a 6 delle 12 vetture della gamma Hyundai votate alle performance e al piacere di guida come appunto recita il claim del corso: ”Never just drive” (più o meno: bando alla noia!).

La i20 N (1.6, 204 Cv, 6 marce, differenziale anteriore speciale, solo 12 quintali come la WRC) e la i30 N (2.0 turbo, 250 Cv, 6 marce oppure 8 marce DTC doppia frizione, assale speciale) disponibili anche con un pacchetto iper performante, hanno molto a che fare con i modelli da competizione e rappresentano un ponte tra la sponda delle stradali e la sponda “race”.

Vetture con le quali (possiamo dirlo senza essere tacciati di bullismo automobilistico?) ci si diverte come una volta quando le auto erano semplici e sincere, anche se le assistenze e gli ADAS attuali sono ormai una realtà irrinunciabile su strada, ma disattivabile in pista.

E in pista in tutta sicurezza ci si può, fino a certi limiti, scatenare sotto la supervisione degli istruttori – nel caso specifico uno ogni 4 equipaggi di due “allievi” ciascuno - su una pista larga 12 metri, senza traffico e con ampi spazi di fuga.

Una volta selezionata la modalità “guida sportiva”, impostata la seduta e la posizione delle mani, e memorizzata la gestione del volante, sono stati 5 gli esercizi da effettuare più volte, fino al perfezionamento, guidati via radio dall’istruttore.

Prima Variante: gimkana a tempo con curva a quasi 360° con arresto finale stabilito. Parabolica: frenata di emergenza a 100 orari in curva obbligata con frenata obbligata.

Rettilineo centrale: repentino cambio di direzione stretto e riallineamento con frenata. Paddock: testacoda volontario in retromarcia e riallineamento a 180° su fondo bagnato senza frenata. E alla fine giri di pista a volontà e a velocità soddisfacente, senza sorpassi, vivendo “da dentro” un valore aggiunto quale è il Tempio della velocità e immaginando cosa possono vedere a 300 orari Verstappen o Leclerc.

L’esperienza della “Hyundai Driving Experience” (scusate il bisticcio) è sicuramente divertente e istruttiva non fosse altro che per la possibilità di spremere senza preoccupazioni le vetture e poter contare su una organizzazione puntuale e professionale sia in pista che fuori.

Clienti e appassionati possono scegliere fra diversi pacchetti che prevedono test e esercizi in autodromo con istruttori qualificati.

Costo base: 429 euro per 1 giorno e mezzo in pensione completa con la i20N. Pensateci un po’ su.

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