18 October 2021

LA Nuova HYUNDAI BAYON

Realizzata sulla base della i20, è un crossover pensato soprattutto per la città e caratterizzato da un design originale Il 1.0 3 cilindri a benzina con tecnologia mild-hybrid vanta molte doti: consumi contenuti e piacevole reattività fin dai regimi più bassi. Dotazione molto completa ...

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Realizzata sulla base della i20, è un crossover pensato soprattutto per la città e caratterizzato da un design originale Il 1.0 3 cilindri a benzina con tecnologia mild-hybrid vanta molte doti: consumi contenuti e piacevole reattività fin dai regimi più bassi. Dotazione molto completa. Stile inedito per Hyundai a cui si aggiunge un pacchetto tecnico insolito per una vettura che si presenta con il look da Suv urbano.

La nuova Bayon condivide la stessa meccanica dell’ultima generazione della berlina i20 nonostante il design sia diverso, e il fatto che le porte anteriori siano le stesse. Valido il motore di 1.000 cc a tre cilindri turbo da 100 Cv che ha prestazioni adeguate e consuma poco, in particolare se impiegato nei tracciati extraurbani, dove fa valere una percorrenza media di oltre 17 km con un litro, grazie anche al particolare nuovo cambio MIT, Intelligent Manual Transmission con una frizione gestita elettricamente che può disinnestarsi automaticamente quando si toglie il piede dall’acceleratore.

E come se si mettesse il cambio in folle e si procede veleggiando, magari anche a motore spento. In città, invece, è soprattutto il motorino da 17 Cv del sistema mild hybrid a dare una mano al motore a benzina a consumare meno. Peccato soltanto che la batteria da 48 volt che lo alimenta sottragga 90 litri al bagagliaio, ma ne restano 321 con il divano in posizione d’uso o 1.115 litri in totale, ottenuti reclinando completamente gli schienali posteriori.

Alla guida la Hyundai Bayon è agile e piacevole oltre ad essere un’auto che infonde sicurezza, sia fra le curve sia per la dotazione: già la base, l’XLine, ha di serie la frenata automatica che rileva pedoni e ciclisti, il mantenimento in corsia, gli abbaglianti attivi e il sistema contro il colpo di sonno.

Per 2.250 euro in più, la XClass protagonista del test, aggiunge, fra l’altro, i fari full Led e i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori. E, col pacchetto Safety & Tech può avere persino il sistema anticollisione nelle svolte agli incroci, oltre al parcheggio semiautomatico. Assemblata con cura Ripresa sempre dalla berlina i20, la plancia della nuova Bayon che ha un aspetto moderno ed è assemblata con cura.

Al centro dell’abitacolo trova posto lo schermo a sbalzo di 10,3 pollici del sistema multimediale che è offerto nel pacchetto Safety & Tech con display di serie che è di 8 pollici e include pure il navigatore e le funzioni di connettività Bluelink, con aggiornamenti in tempo reale sia su meteo che traffico e controllo dell’auto da remoto. Di serie le interfacce per i cellulari Apple e Android che però solo con lo schermo più piccolo sono wireless: in alternativa occorre collegare lo smartphone con un cavetto.

Di serie, invece, la piastra di ricarica alla base della consolle. Migliorabili le bocchette del climatizzatore automatico monozona: per regolarne la portata d’aria, vanno orientate di lato. A dispetto dei 418 cm di lunghezza, la Bayon offre tanto agio sopra la testa e per le gambe anche per chi siede sul divano. Non è troppo sacrificato neppure un eventuale passeggero al centro, visto che il tunnel è alto solo 7 cm. Davanti i due passeggeri hanno a disposizione le poltrone soffici e ben sagomate, con una seduta lunga 52 cm: tanti per un’auto di questa categoria. Il sedile di guida si regola anche in altezza come pure gli attacchi delle cinture di sicurezza anteriori.

La batteria al litio da 48 volt delle versioni mild hybrid rende di fatto inutilizzabile il doppiofondo, riducendo come detto di 90 litri la capacità di carico. Ad ogni modo, il bagagliaio è pratico e ben sfruttabile: la soglia di carico è squadrata, e pure all’interno si trovano forme regolari. Il fondo può collocarsi a filo degli schienali reclinati o più giù di 9 cm in tal caso, una rampa elimina lo scalino.

La soglia di carico è a 75 cm da terra, nella media per un vettura crossover. In città la piccola Hyunday non affatica molto: la frizione è leggera, il motore fluido e le sospensioni fanno sentire solo le buche marcate. I consumi non sono male, grazie al mild hybrid con una media ponderata di 13,7 km/litro. In manovra vengono, invece, in aiuto le dimensioni compatte, e i sensori di distanza e la retrocamera di serie rimediano alla limitata visibilità dal lunotto.

Nel pacchetto Safety&Tech è incluso pure il sistema di parcheggio semiautonomo: individuato un parcheggio, a pettine o in parallelo al senso di marcia che sia, l’auto dà le indicazioni sulla marcia da inserire e ruota il volante per eseguire la manovra. Qui i consumi sono buoni grazie a una percorrenza media di oltre 17 km/litro. Merito sia delle ultime due marce lunghe sia della frizione gestita elettronicamente che in rilascio fanno veleggiare l’auto a motore spento. In accelerazione la vivacità non è male anche se il 1.000 fa sentire la voce. Agile e precisa Senza essere sportiva, inoltre la Hyundai Bayon è agile fra le curve, con uno sterzo abbastanza pronto e sempre leggero e una tenuta di strada di buon livello.

Niente male la frenata. La sesta marcia lunga consente di tenere bassi i giri del motore a 130 km/h sono 3000, a beneficio della rumorosità, non si avvertono fruscii e la rombosità delle gomme e dei consumi: 14,7 km con un litro quelli rilevati. La ripresa è nella norma: meglio scalare, anche due marce pure la quinta è di riposo se si vuole riprendere con brio. Validi sia il mantenimento in corsia che i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori che sono standard per la Bayon in allestimento XClass. I punti di forza della Bayon sono in rapporto alle dimensioni: lo spazio è buono per quattro adulti. E in cinque non si sta troppo stretti.

Se la base risulta tutt’altro che limitata specie per la sicurezza, la XClass è davvero completa, senza costare una follia. Il display di 10,3 pollici del pacchetto Safety&Tech è ben fatto, ricco di funzioni incluso il sistema del navigatore connesso e intuitivo. Quelli, invece, da rivedere sono nelle versioni ibride della Hyundai Bayon perdono 90 litri di capacità di carico: il doppiofondo è in buona parte occupato dalla batteria al litio. Non permettono di regolare separatamente portata e direzione del flusso d’aria: risultato, per chiuderle vanno orientate di lato. Quelle della plancia e della parte alta dei pannelli delle porte sono non molto gradevoli al tatto. Ben fatto l’assemblaggio.

Tirando le somme questo crossover si distingue per le forme personali, a partire dall’originale frontale con sottili luci diurne a Led e fari dalle forme elaborate. Sfiziosi pure i gruppi ottici a freccia, uniti da una striscia catarifrangente. Ma tra le doti della Bayon c’è soprattutto la dotazione, ricca in rapporto a quello delle rivali, fra cui c’è anche la sorella maggiore Kona, più lunga di soli 3 cm: 421 cm anziché 418. Rispetto a quest’ultima, però, la Bayon ha motori meno potenti, un 1.200 cc aspirato da 84 Cv oltre al 1.000 cc turbo a tre cilindri da 100 Cv più brillante.

La verve è buona per il piccolo crossover e interessanti i consumi garantiti dal sistema mild hybrid a 48 volt e da altre soluzioni tecniche: 15,5 km/litro è la media ponderata nella prova. L’offerta consente di acquistare una Bayon XLine con un anticipo di 4.100 euro e rate da 139 euro al mese per 36 mesi, polizza furto e incendio inclusa. Aderendo alla soluzione di finanziamento Hyundai i-Plus l’auto è proposta a 15.300 euro e comprende l’ecobonus statale con rottamazione.

Dopo 3 anni si può scegliere se tenere l’auto o sostituirla con un’altra Hyundai, o restituirla. Infine la garanzia è sempre di 5 anni e chilometri illimitati.

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