Guida autonoma: perché fatica così tanto a diventare realtà?

Alla base vi sono alcune importanti problematiche e criticità, senza dimenticare la non ancora completa fiducia da parte della maggior parte degli automobilisti. Insomma passerà ancora molto tempo prima di vederla realmente su strada.
1/13
Nonostante i continui proclami di molti costruttori del settore automotive, che annunciano la guida autonoma come una tecnologia ormai praticamente, reale e dietro l'angolo, la guida senza conducente o self driving cars è ancor'oggi ben lontana da poter essere una vera realtà. Le motivazioni sono molteplici ma sta di fatto che il pieno sviluppo di questa importante e allo stesso tempo affascinante tecnologia sta procedendo a rilento e ci vorranno almeno altri 10 anni se non di più prima che potremo assistere a delle vere e proprie auto a guida autonoma perfettamente funzionanti.

1 di 5
Ma quali sono quindi queste problematiche? Beh in primis vi è ancora una problematica a livello normativo e assicurativo. Il Codice della Strada e gli aspetti legali/assicurativi legati al settore automotive non sono ancora stati aggiornati per poter contemplare l'utilizzo di vetture a guida autonoma su strade aperte al pubblico e caratterizzate da libera circolazione. Questa mancanza legislativa e assicurativa potrebbe innescare non poche problematiche in caso di incidenti, malfunzionamenti del sistema o infrazioni del codice della strada. Situazioni nelle quali non è ancora stato ben definito di chi sarebbe la colpa, se del conducente, del costruttore del veicolo o di entrambi.
Una seconda motivazione è la "tragica" situazione delle strade, della segnaletica e delle infrastrutture che abbiamo per lo meno in Italia. Le auto a guida autonoma per funzionare si avvalgono di sensori come radar, telecamere e laser che a loro volta si affidano alle strade, alla segnaletica e alle infrastrutture che compongono l'ambiente all'interno del quale queste auto viaggiano. Se questi tre componenti non sono all'altezza allora la guida autonoma non può funzionare, anzi può anche innescare problematiche non da poco. Provate anche solo ad immaginare una vettura a guida autonoma che durante il suo funzionamenti si trovi improvvisamente a dover percorrere una strada priva di qualsiasi tipo di segnaletica. Come potrebbe funzionare? L'unica soluzione potrebbe essere l'affidarsi alla navigazione satellitare e alla preventiva mappatura in 3D del percorso.
Una terza problematica è la non ancora infallibilità di questi sensori sopratutto in alcune condizioni ambientali o climatiche particolari. Non è, infatti, un segreto che in presenza di una spessa coltre di neve, di una forte pioggia, di una fitta nebbia o di una forte tempesta di sabbia, i sensori radar e le videocamere possono entrare in crisi rilevando dati sbagliati, non leggendo più in modo corretto la segnaletica o scambiando persino la fitta precipitazione come un ostacolo. Per ora purtroppo non esiste ancora una vera e propria soluzione al problema se non, come già detto in precedenza, una preventiva mappatura in 3D del percorso oppure fari laser che emettano onde a differente frequenza.
La quarta problematica è la perfetta interazione tra tutti i veicoli e tra questi e le infrastrutture circostanti. Per poter funzionare al meglio, infatti, le auto a guida autonoma devono poter comunicare fra di loro così da scambiarsi informazioni importanti ai fini del viaggio e della sicurezza. Per poterlo fare però queste vetture devo potersi affidare a un linguaggio comune e a un sistema di comunicazione standardizzato e presente su tutte le auto. Non si può pensare a una guida autonoma vera e propria se tutte le auto non saranno in grado di comunicare tra di loro e quindi finché non vi sarà un completo cambio di tutto il parco circolante (anziano) attualmente presente.
Infine, non va trascurata l'azione umana cioè con un atteggiamento che non di rado è contrario alle regole. Esattamente l'opposto rispetto a quanto potrebbe fare il cervello elettronico delle auto a guida autonoma che, invece, non andrebbero mai contro le regole che gli sono state imposte. Nel primo periodo, infatti, queste auto super diligenti si troverebbero a dover convivere con noi automobilisti sempre più spesso negligenti dal punto di vista del Codice della Strada. Inoltre, provate solo ad immaginare come potrebbe comportarsi una vettura a guida autonoma se dovesse trovarsi ad un incrocio o a un passaggio pedonale o a una rotonda dove ad oggi tra umani ci si intende con uno sguardo oppure se la stessa auto si dovesse trovare ad attraversare il traffico in direzione opposta per imboccare una strada laterale alla propria sinistra. Secondo voi come si comporterebbe in questi casi il software? Sarebbe in grado di gestire queste situazioni pur dovendo rispettare le regole?

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA