Guida autonoma: da dove arrivano le innovazioni?

I sistemi per la guida autonoma sono il frutto dell’intelligenza artificiale installata a bordo delle monoposto di Formula Uno.

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Vi sembrerà strano ma è proprio il mondo della massima serie quello che più di ogni altro ispira e sviluppa i sistemi di self-driving che poi troveremo a bordo delle nostre nuove auto. A quanto pare, infatti, sulle attuali monoposto di Formula Uno vi sarebbero installati dei sistemi di intelligenza artificiale in grado tanto di guidare in modo totalmente autonomo la vettura quanto di raccogliere il maggior numero di dati e informazioni possibili in merito al percorso che si sta affrontando in quel determinato momento.

Una mole di dati talmente elevata da arrivare a occupare persino un terabyte di spazio all’interno della memoria ad ogni gara disputata. Un valore davvero elevato se pensate che un normale veicolo a guida autonoma arriva a raccogliere un tale quantitativo di dati solamente dopo 24 ore di continuo viaggiare. Questa mole di dati conterrà al suo interno posizioni Gps, indicazioni stradali, abitudini del conducente e naturalmente filmati ripresi dalle numerose telecamere sparse per il veicolo. Occhi vigili che entro il 2025 sforneranno più ore di video di qualsiasi altra fonte superando YouTube o Facebook.

Ma torniamo alle monoposto. Nella Formula 1, decine di ingegneri controllano ogni singola informazione prodotta delle due vetture che gareggiano. Nel campo delle automobili di serie fino a poco tempo fa era il contrario: due o tre persone vagliavano i dati di milioni di veicoli immessi sul mercato. Ecco perché entra in gioco l’intelligenza artificiale, per poter gestire una tale mole di dati tutti insieme. Questo però permetterà anche di fornire un servizio di raccolta e analisi basato sulle Ai paragonabile a quanto oggi avviene sulle monoposto di Formula Uno.

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