13 January 2017

Guai in vista per FCA

La contestazione da parte di EPA e CARB, enti federale e californiano per il controllo ambientale, sulle emissioni di Jeep e Ram causa un terremoto nell'azienda ex-italiana.

Guai in vista per fca

La costellazione del potere negli Stati Uniti è assai complessa. Così se da un lato troviamo il presidente eletto Trump che loda FCA per la dichiarazione d'intenti riguardo gli stabilimenti sul territorio nazionale, dall'altro l'EPA, agenzia federale per l'ambiente, contesta a Jeep e Ram, marchi del gruppo, la possibile presenza di un software che "nasconda" le vere emissioni sui modelli Diesel. L'accusa riguarda la produzione 2014-2016 dei Ram 1500 e delle Jeep Grand Cherokee con il turbodiesel 3 litri e interessa circa 104.000 veicoli. In sostanza è la stessa storia del Dieselgate di VW e non coinvolge mezzi dell'anno in corso soltanto perché la procedura di omologazione è stata sospesa in attesa degli esiti finali delle indagini. All'EPA si è aggiunto anche il CARB, l'ente californiano con le stesse finalità, ed entrambi hanno chiesto formalmente a FCA di dimostrare che tra i meandri del software della centralina non esistano file capaci di nascondere il reale impatto sull'ambiente dei veicoli. Come già nel caso di VW, non si tratta di un'accusa da niente: la penale per ogni veicolo può infatti raggiungere 44.539 $ per veicolo e visti gli oltre 100mila interessati... fate voi i conti. In ogni caso il danno c'è e subito, visto che con le omologazioni bloccate non si possono consegnare i veicoli già venduti nel 2017. FCA ha replicato di ritenere i suoi veicoli a norma, ma se ben ricordate anche VW lo disse, all'inizio. 

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