02 March 2022

Anche BMW sospende tutte le esportazioni di veicoli verso la Russia

BMW Group ha rilasciato una dichiarazione dicendo che smetterà di esportare nuove auto in Russia e cesserà l'assemblaggio di veicoli nella fabbrica russa del suo partner locale Avtotor a Kaliningrad, dove ha prodotto oltre 261.000 auto dal 1999. Si amplia dunque il numero di Case che hanno sospeso le loro esportazioni verso la Russia...

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BMW Group ha rilasciato una dichiarazione dicendo che smetterà di esportare nuove auto in Russia e cesserà l'assemblaggio di veicoli nella fabbrica russa del suo partner locale Avtotor a Kaliningrad, dove ha prodotto oltre 261.000 auto dal 1999.

Si amplia dunque il numero di Case che hanno sospeso le loro esportazioni verso la Russia, dopo che GM e Jaguar Land Rover avevano preso nei giorni scorsi la medesima decisione.

Il BMW Group condanna l'aggressione contro l'Ucraina e segue gli sviluppi con grande preoccupazione e sgomento", si legge in un comunicato "Come azienda globale, il BMW Group è sinonimo di coesistenza pacifica di culture diverse in tutto il mondo, ogni giorno e in ogni luogo. I pensieri dei dipendenti del BMW Group sono con tutti coloro che devono sperimentare sofferenze e perdite in questa guerra".

"La situazione nella regione di guerra rimane confusa", ha aggiunto BMW. "Sosteniamo espressamente le sanzioni decise dai politici. A causa dell'attuale situazione geopolitica, interromperemo la nostra produzione locale e l'esportazione per il mercato russo fino a nuovo avviso. Valutiamo continuamente la situazione e le possibili conseguenze per i nostri dipendenti e la nostra azienda ed esaminiamo ulteriori misure.

"Al momento, stiamo lavorando a soluzioni che, nonostante le forniture limitate di pezzi di ricambio, ci consentano di onorare pienamente i nostri obblighi di garanzia nei confronti dei clienti. Continueremo inoltre a fornire servizi di manutenzione per le automobili dei nostri clienti nel rispetto di tutti gli standard del Gruppo BMW", conclude la nota.

General Motors è stata una delle prime aziende ad annunciare che avrebbe sospeso le esportazioni di veicoli in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

La mossa segue l'applicazione delle sanzioni statunitensi al paese. "I nostri pensieri sono con il popolo ucraino in questo momento", ha detto un portavoce di GM in una dichiarazione. "La perdita di vite umane è una tragedia e la nostra preoccupazione principale è per la sicurezza delle persone nella regione".

La casa automobilistica americana si è unita a Volvo e ad altri, vedi Daimler Trucks, nel sospendere le esportazioni verso la Russia.

Daimler Truck, il principale produttore mondiale di veicoli pesanti, ha sospeso fino a nuovo avviso le sue attività in Russia, inclusa la cooperazione 'di natura civile' con il produttore di camion Kamaz, che rifornisce però anche l'esercito russo.

General Motors non gestisce invece più alcun impianto di produzione in Russia dopo aver venduto la sua partecipazione in Avtovaz, che ora è di proprietà di Renault.

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