Fusione FCA – Renault: niente da fare per motivazioni politiche

Un tentennamento del gruppo francese e un passo indietro degli alleati nipponici avrebbe spinto il colosso italo americano a ritirare la proposta di fusione, non vedendo le ideali condizioni politiche per procedere.

Nella mattinata di giovedì 6 giugno è arrivata purtroppo la più clamorosa delle smentite. Dopo che nei giorni scorsi il governo francese aveva analizzato a dovere la proposta del colosso italo americano e nell’accettarne le condizioni aveva a sua volta detta quattro condizioni precise (rispetto dell'Alleanza Renault-Nissan, salvaguardia dei posti di lavoro e dei siti industriali, governance equilibrata con la relativa rappresentanza dello Stato nel Cda e partecipazione del futuro gruppo al progetto europeo delle batterie per le auto elettriche) si pensava che la stretta di mano definitiva fosse ormai a uno schiocco di dita. Purtroppo però così non è stato perché nella notte tra mercoledì 5 e giovedì 6 con un consiglio di amministrazione durato ben 5 ore la Casa della Losanga avrebbe chiesto di rinviare la decisione a un consiglio successivo. Non appena venuto a conoscenza di quanto deciso dal Cda francese, il colosso FCA ha immediatamente deciso di ritirare la proposta di fusione, venendo meno a quanto si legge il sostegno da parte dello Stato francese, maggior azionista della Casa della Losanga (15%).

Ma cosa avrebbe spinto il governo francese a questo tentennamento? E’ stato davvero tutta colpa solo della Renault? Secondo le ultime indiscrezioni giunteci in redazione a mettere lo zampino tra le ruote e a far desistere la Casa della Losanga da chiudere l’accordo sembrerebbe essere stata la Nissan che si sarebbe improvvisamente tirata indietro dal sostenere la fusione tra i due colossi e avrebbe inculcato nel governo francese il dubbio che il colosso nipponico potesse sciogliere l’alleanza Renault-Nissan una volta siglato l’accordo FCA-Renault. Il governo francese, messo quindi alle strette, avrebbe deciso di prendere altro tempo per pensarci e valutare le possibili conseguenze. Ennesimo rinvio che in prima istanza non svrebbe fatto per nulla piacere al colosso italo americano. Ecco perché, subito a valle della decisione francese, il colosso FCA ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault, mancando nella fattispecie le condizioni politiche ideali a procede con l’operazione.

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