Frenata automatica di emergenza: è davvero così infallibile?

Stando ai test condotti in Usa, il sistema sarebbe molto spesso in difficoltà soprattutto nelle situazioni in notturna o in caso di interazione con un bambino.

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In questi giorni stanno circolando in rete i risultati di alcuni test, svolti dalla American Automobile Association (AAA, inerenti ai sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Nella fattispecie l’associazione americana avrebbe nell’ultimo periodo messo sotto torchio quello che in gergo tecnico viene denominato Emergency Braking, che altro non è che la frenata automatica di emergenza con sistema di rilevamento pedoni. L’obiettivo era quello di andare a verificare l’efficacia di questo sistema in svariate condizioni così da valutarne effettivamente le potenzialità e/o le criticità e capire se vi fossero o meno delle situazioni in cui il sistema potesse andare in crisi o persino fallire il suo obiettivo.

Ebbene, stando ai test apparsi in rete, c’è tutt’altro che da stare tranquilli. Nello specifico i risultati avrebbero portato alla luce come i sistemi in esame in primis funzionino meglio durante il giorno cioè in condizione di luce mentre in caso di condizione notturna il loro funzionamento non risulterebbe così infallibile. Alla luce del sole i sistemi sarebbero stati in grado di evitare l’impatto per il 40% delle volte e di ridurre la velocità della macchina di 7 km/h circa il 35% di volte, attenuando gli effetti dell’urto. Leggendo però la statistica al contrario si evince come il manichino sarebbe stato investito ben il 60% delle volte, un risultato tutt’altro che confortante.

Proseguendo nei test è poi emerso che se l’oggetto si riduce di dimensioni allora le probabilità che la vettura sia in grado di evitare l’impatto si riducono ulteriormente. L’impatto sarebbe stato evitato solo l’11% delle volte e la velocità ridotta una volta su quattro. Se l’oggetto di piccole dimensioni dovesse poi sbucare improvvisamente da due auto posteggiate, questo verrebbe sicuramente investito nel 90% dei casi. Condizione che si aggraverebbe ancora di più in caso di scarsa visibilità (nebbia) o di poca luce (di notte) in cui tutti i sistemi presi in esame non sarebbero stati in grado di evitare l’impatto. Insomma, è meglio ricordare che gli occhi elettronici di una macchina non sono in grado di vedere meglio di quanto possa fare una persona in carne e ossa.

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