Flotte aziendali: cambiano regole e fasce di emissione

Ridotta al 25% la quota tassabile al lavoratore ma solo per i modelli con emissione più bassa di 60 g/km.

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Con la Legge di Bilancio 2020 il Governo giallo rosso ha introdotto nuove regole sulle tasse e nuove norme sulle fasce di emissione che permetteranno a chi si dimostrerà virtuoso ed ecologista di avere qualche piccolo vantaggio dal punto di vista fiscale. A partire da oggi, 1° luglio 2020, per chi sceglierà quei modelli che emettono meno di 60 g/km potrà beneficiare di una quota tassabile ridotta al 25%. Si passerà, inoltre, da un trattamento indifferenziato per tutti a uno per fasce di emissione di CO2.

Nello specifico al lavoratore verrà sempre tassata una percentuale del 30% sui 15.000 chilometri della percorrenza media annua di un veicolo solo se questo veicolo appartiene alla fascia di emissione compresa tra 60 e 160 g/km di CO2. La tassazione scenderà, invece, al 25% solo se costui farà uso di modelli più virtuosi, capaci quindi di emettere al massimo 60 g/km di CO2. Categoria alla quale, allo stato attuale delle cose, riescono a rientrarci unicamente i modelli elettrici ed ibridi plug-in cioè quelli, guarda un po’, più costosi.

Si passerà, invece, a una tassazione di ben il 40% o il 50% per tutte quelle auto che appartengono alla fascia di emissione compresa tra 160 e 190 g/km, al cui interno troviamo grandi berline specie se a benzina, Suv medio-grandi e modelli di prestazioni piuttosto sportive. Naturalmente tutte queste modifiche varranno unicamente per tutti i contratti stipulati a partire dal 1° luglio 2020 mentre non varranno per chi ha già in uso un’auto aziendale. Solo nel momento in cui riceverà una nuova auto allora dovrà anch’egli adeguarsi alla nuova tassazione.

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