Fisker EMotion: linea di rottura

Disegnata da Henrik Fisker, la sportiva elettrica americana dichiara un’autonomia di 640 km e una velocità massima di 260 km/h. Debuttano inedite batterie al grafene.

In stand-by dal 2012

La banalità sta all’americana Fisker, specie sotto il profilo tecnico, quanto la volgarità a Carla Fracci. Dopo anni di limbo, il costruttore statunitense torna a presentare una supercar. Non ad autonomia estesa come la celebre Karma, uscita di produzione nel 2012, bensì integralmente elettrica. Una piccola rivoluzione.

Prezzo di 130.000 dollari

La nuova EMotion verrà presentata ufficialmente il 17 agosto e dovrebbe essere venduta a un prezzo di 130.000 dollari (circa 116.000 euro). Caratterizzata da un look decisamente sportivo, sfiderà rivali a zero emissioni ben più blasonate e, soprattutto, sarà la prima auto realizzata dalla nuova società di Henrik Fisker, designer divenuto celebre per aver disegnato le linee di vetture memorabili quali la Bmw Z8 e le Aston Martin DB9 e V8 Vantage, oltre a essersi cimentato con successo nel settore nautico e motociclistico. Dopo la bancarotta della Fisker Automotive, rinata con il nome di Karma e con capitali cinesi, l’imprenditore d’origine danese è tornato alle luci della ribalta con quella che, a tutti gli effetti, sembra essere l’erede concettuale dell’indimenticata berlina range extender.
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Telaio in allumino e carbonio

Dotata di una scocca in alluminio e carbonio, la nuova EMotion si avvale di batterie al grafene – una novità – dalla potenza e durata superiori alla media, tanto che la Casa californiana dichiara un’autonomia di circa 640 km a fronte di prestazioni degne di una sportiva. La velocità massima dovrebbe attestarsi a 260 km/h. Caratterizzata da un sistema di rigenerazione rapida dell’energia negli accumulatori che, in caso di colonnine ad alta capacità, porta in dote un guadagno d’autonomia di 160 km in pochi minuti, la sportiva americana si distingue dalla massa per la configurazione delle portiere ad apertura verticale. Una soluzione che richiama parzialmente quanto dedicato da Tesla alla crossover elettrica Model X. Immancabile, per un’auto tanto avveniristica, un avanzato sistema di guida autonoma.

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