10 January 2014

Fiat-Chrysler, due anni di luna di miele

Un corteggiamento serrato e poi il lieto fine. Questo matrimonio, quello fra Fiat e Chrysler, si doveva assolutamente fare per tanti buoni motivi elencati nel filmato che vi proponiamo. E’ in inglese, ma....

Fiat-chrysler, due anni di luna di miele

 

Un corteggiamento serrato e poi il lieto fine. Questo matrimonio, quello fra Fiat e Chrysler, si doveva assolutamente fare per tanti buoni motivi elencati nel filmato che vi proponiamo. E’ in inglese, ma è la lingua che più piace all’amministratore delegato del nuovo Gruppo automobilistico, Sergio Marchionne, nonché principale artefice di un accordo che come ha più volte detto, passerà alla storia. Difficile dargli torto sull’inglese, ma a Torino se vorranno potranno continuare a parlare sempre in italiano. E’ lo stesso Marchionne alla vigilia del Salone di Detroit, dove probabilmente sarà la star della rassegna, a spiegarne i motivi in una lunga intervista concessa al quotidiano La Repubblica.

 

 

Ecco alcuni dei concetti espressi. “L'America ci dà valore. Ora rilanciamo l'Alfa, tutti gli operai rientreranno. Il futuro della Fiat è questo”. E ancora… "L'America ha creduto nelle nostre idee e ci ha aperto le porte. Lì, a differenza che da noi, il cambiamento piace. La cura ha funzionato e il mercato è ripartito prima del previsto".? E poi l’orgoglio di averci visto giusto…"Ho avuto fin dall'inizio la faccia tosta di dire che Fiat non ci avrebbe messo neppure un euro. Abbiamo restituito al governo americano tutti i soldi che aveva messo in Chrysler". La fusione con Chrysler? Nessuna annessione… "Non è una conquista, abbiamo creato una cosa nuova.Da oggi il ragazzo che lavora in Chrysler, quando vede una Ferrari per strada può dire: è nostra". Non ci rimetterà il “made in Italy”… "Un danno per l'Italia? Tutt'altro: questa operazione ha permesso la sopravvivenza dell'industria italiana in un mercato che si è dimezzato. Ora possiamo ripartire con reti e basi più forti".

Oltre ad un promessa… "La società avrà un nome nuovo. Ci quoteremo in Borsa dove c'è un accesso più facile ai capitali. La sede verrà decisa anche in base alla questa scelta, ma avrà un valore solo simbolico". E una promessa…  "Usciremo dal mass market - pochi clienti e tanti concorrenti - per andare nella fascia premium con Alfa e Maserati. Squadre di nostri uomini stanno preparando i modelli". Così parlò Sergio Marchionne…

 

di Corrado Canali

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