Ferrari e Lamborghini a tutto SUV

Marchionne ha dichiarato che la Ferrari entro il 2020 realizzerà il suo primo SUV. L’altra punta di diamante di FCA, Maserati, introdurrà invece il secondo SUV che si baserà sulla piattaforma Giorgio dell’Alfa Romeo Giulia/Stelvio.
Il dado è tratto: Marchionne ha “ufficializzato” il SUV Ferrari. Durante un’intervista rilasciata a Bloomberg l’Amministratore Delegato di Fiat Chrysler ha infatti dichiarato che il SUV Ferrari si farà e che sarà una vettura a quattro porte e quattro posti con la carrozzeria rialzata, ovviamente. La domanda che sorge spontanea è la seguente: come mai la casa di Maranello, emblema dell’auto sportiva per antonomasia in grado di richiamare su di sé una tradizione ed una legenda enorme si è inchinata allo strapotere del SUV?

Ferrari

Marchionne, che quando si tratta di ragionare sui numeri non è secondo a nessuno, ha visto che il settore dei SUV è un mercato enorme anche per i marchi premium come Ferrari. Si tratta di un segmento dove sono ancora possibili ottime marginalità. E la Ferrari, oltre ad aumentare le marginalità, dovrà incrementare, e anche di molto, la produzione. Si parla infatti di una vettura che dovrà essere prodotta in almeno 10mila unità all’anno. Ragionando su questi numeri è eloquente che per Ferrari si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma perché uno dei punti di forza del Cavallino Rampante è sempre stata la produzione limitata. L’hypercar sportiva dalle parti di Maranello è sempre stata vista come un qualcosa di esclusivo e non alla portata di tutti. Pacifico che con l’apertura di Ferrari ai SUV i puristi del marchio possano nutrire più di qualche riserva ma d’altro canto la Porsche Cayenne suscitò reazioni simili e poi sappiamo com’è andata a finire. Come sarà questo fantomatico SUV Ferrari? Indubbiamente sarà un SUV diverso: Marchionne lo ha chiamato FUV, Ferrari Utility Vehicle. Sarà una vettura che dovrà mantenere inalterato il DNA Ferrari con prestazioni all’altezza del blasone del Cavallino, una livrea dinamica ma, soprattutto, con tanto spazio per passeggeri e bagagli.

Maserati

Marchionne è un uomo di finanza molto deciso e risoluto e se ha deciso di puntare forte sui SUV alla base c’è un motivo ben preciso. Lo stesso motivo che ha spinto all’introduzione sul mercato del primo SUV di un altro brand storico, Maserati. La Maserati Levante ha contribuito a dare una bella spinta al marchio e nei primi tre trimestri il volume della casa è salito da 23mila a 36mila unità. Ma il Levante non sarà il solo SUV del tridente. Infatti Marchionne ha dichiarato che nel 2020 arriverà un secondo SUV che verrà ingegnerizzato sfruttando la piattaforma Giorgio dell’Alfa Romeo Giulia. Si tratta di un modello che si andrà a posizionare al di sotto del Levante e che dovrebbe aiutare il brand a raggiungere la fatidica soglia delle 70/80 mila unità all’anno. La strategia scelta da Marchionne per Maserati che ha come obiettivo quello di voler introdurre sul mercato un secondo SUV più compatto, ricalca la scelta di Porsche con la Macan, variante più compatta dell’esagerata Cayenne.

Lamborghini

Oggi più che mai il mercato automobilistico sembra avere una voglia insaziabile di SUV. A dicembre abbiamo visto anche il primo SUV di Lamborghini. Una vettura mastodontica che la casa di Sant’Agata Bolognese chiama S-Suv, definendolo come il SUV più veloce al mondo. Del resto le caratteristiche tecniche della Lamborghini Urus parlano chiaro: V8 biturbo da 4litri, 650 CV e 850 Nm di coppia che garantisce un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e una velocità massima di 305 km/h. Quando nel 2020 sarà disponibile anche il SUV Ferrari sarà evocativo vedere su strada i SUV del Toro e del Cavallino Rampante che si daranno battaglia.

Emiliano Ragoni

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