FCA e PSA: raggiunto accordo sulla fusione

La fusione al 50:50 tra i due colossi porterà alla formazione del quarto gruppo mondiale nel settore automobilistico con 8,7 milioni di veicoli venduti e un giro d’affari di 170 miliardi l’anno.

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Quarto colosso mondiale

Con una nota congiunta FCA e PSA hanno ufficializzato il raggiungimento di una intesa per la fusione dei due colossi automobilistici, fusione che porterà alla creazione del quarto colosso mondiale dell’automotive, alle spalle di Volkswagen, Toyota e dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. L’intesa paritaria, il nuovo colosso sarà detenuto, infatti, al 50% dagli azionisti di PSA e al 50% dagli azionisti di FCA, farà nascere quindi un super colosso euro-americano con alle spalle: 8,7 milioni di veicoli venduti ogni anno, un giro d’affari di 170 miliardi l’anno, un utile operativo di oltre 11 miliardi di euro, oltre 400.000 dipendenti, 137 stabilimenti e la bellezza di 15 marchi (Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram e Maserati provenienti da FCA e Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall provenienti invece da PSA).

Sede olandese

La nuova società avrà sede in Olanda con un Consiglio di Amministrazione composto da 11 membri: cinque nominati da FCA (incluso John Elkann) e cinque da PSA, più Tavares. Inoltre John Elkann assumerebbe la presidenza e Carlos Tavares diventerebbe ceo. Il nuovo colosso euro-americano permetterà di accelerare l'innovazione e la progettazione di nuovi modelli e incrementerà le opportunità per lo sviluppo delle nuove tecnologie in tema di mobilità sostenibile, tra cui la propulsione elettrificata, guida autonoma e connettività digitale. Il tutto con un forte risparmio in quanto a risorse ma pur sempre con l’impegno a non chiudere nessun tipo di stabilimento.

Nessuna chiusura

Ora non resta che la firma ufficiale al memorandum di intesa da parte di entrambi i colossi dopo che entrambi i Consigli di Amministrazione avranno discusso e trovato la soluzione definitiva. Una cosa è certa cioè che le sinergie a breve termine, stimate per 3,7 miliardi di euro, circa l’80% del totale sarà raggiunta dopo 4 anni. Sinergie che porterebbero a un netto risparmio grazie alla condivisione di pianali, fabbriche, motori e tecnologie, ma serve riorganizzarsi per evitare come promesso la chiusura di qualsiasi stabilimento. E’ stato concordato, infine, un investimento una tantum per raggiungere tali sinergie pari 2,8 miliardi di euro.

Sinergie importanti

A livello azionario PSA concederà ai propri azionisti un bonus da complessivi 3,5 miliardi di euro, mentre gli azionisti di FCA si divideranno 5,5 miliardi più i proventi della vendita di Comau, società specializzata nel campo della robotica. Questo per equilibrare il valore in borsa delle due società mentre le due controllate Comau (FCA) e Faurecia (PSA) dovrebbero essere scorporate come società indipendenti. La nuova società sarebbe quotata alle borse di Parigi, New York e Milano e continuerebbe a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti. Infine, la Exor della famiglia Agnelli-Elkann, al pari degli altri soci del nuovo gruppo, vedrà dimezzata la sua partecipazione: oggi nella FCA ha il 29% mentre deterrà il 14,5% del nuovo soggetto.

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