di Mirko Rovida
08 October 2018

F1, Vettel sbaglia a Suzuka e Hamilton ringrazia

A Suzuka la Ferrari combina un disastro in qualifica, poi Vettel rovina la propria gara dopo un contatto con Verstappen. Titolo sempre più vicino per Lewis Hamilton.
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Ferrari disastrosa al sabato

In quel di Suzuka alla Ferrari non n’è andata una giusta. A partire dal sabato, quando le due Rosse avrebbero potuto lottare per la prima fila e invece si sono dovute accontentare di un deludente quarto e nono posto in griglia. Motivo del disastro delle qualifiche: una sbagliata interpretazione del meteo che ha fatto sì che, di comune accordo tra piloti e muretto box, i due Cavallini scendessero in pista con le gomme intermedie nonostante la pista fosse ancora abbastanza asciutta. Un errore grave, commesso soltanto dalla Ferrari che probabilmente ora galleggia in una pericolosa atmosfera da “o tutto o niente”; e che, purtroppo per la Rossa, questo weekend ha ottenuto niente.

Vettel inizia alla grande ma poi rovina tutto

Il malumore generatosi il sabato non ha però intaccato l’animo di Sebastian Vettel, il quale la domenica si è presentato in griglia carico e determinato a fare bene. La partenza del tedesco, infatti, è stata brillante. Scattato dall’ottava piazza, Vettel nel giro di poche tornate si è trovato subito in quarta posizione, alle spalle di Max Verstappen e davanti al compagno di squadra. Da lì in poi, però, è stato un altro disastro. Dopo la ripartenza dalla Safety Car causata da Magnussen, Vettel ha tentato l’attacco ai danni della Red Bull numero 33. Il tedesco ha cercato l’attacco prima della curva “del cucchiaio” tentando di sorprendere l’avversario che il quel momento stava ricaricando la parte ibrida della propria Power Unit. Forse, preso da un eccesso di ottimismo, Vettel ha reputato saggio infilare il giovane olandese alla prima buona occasione. Verstappen, dal canto suo, ha risposto all’aggressività del ferrarista con la stessa moneta, chiudendo la porta e innescando l’inevitabile contatto. Tra i due, a rimetterci è stato proprio Vettel che, finito in testacoda, si è visto costretto a ricominciare la propria gara dall’ultima posizione con la vettura leggermente danneggiata. I sogni mondiali del tedesco, probabilmente, sono svaniti proprio in quel momento. Seb ha poi concluso la gara in rimonta al sesto posto, alle spalle del compagno di squadra Kimi Raikkonen.

Red Bull si piazza davanti alle Rosse e impensierisce la Mercedes

A stupire nell’arco della gara sono state, a sorpresa, le due Red Bull. Ricciardo, partito nelle retrovie per via dell’ennesimo guasto meccanico occorso in qualifica, ha saputo rimontare alla grande concludendo la gara al quarto posto, dopo aver addirittura sopravanzato Kimi Raikkonen grazie alla sosta ai box. Verstappen, invece, ha condotto una gara al limite del regolamento che però gli è valsa il podio. Non lo ha fermato neppure la penalità di 5 secondi inflitta dopo aver causato un contatto di gara con Raikkonen. Non solo, l’olandese nel finale ha addirittura impensierito la Mercedes di Valtteri Bottas, in evidente affanno con la gestione delle gomme sul tracciato giapponese. Questo anche grazie a una Red Bull che in questo finale di stagione si sta dimostrando competitiva e che punta a conquistare il podio da qui a fine stagione. Inarrivabile, almeno per quanto riguarda il GP del Giappone, il perfetto vincitore Lewis Hamilton: autore di un weekend senza macchie culminato con la vittoria e la conseguente ipoteca sul titolo del mondiale piloti.

Giornata no anche per Leclerc

La maggior parte dei duelli si son consumati a metà gruppo e, tra questi, il futuro ferrarista Charles Leclerc è stato uno dei principali protagonisti. Il giovane monegasco aveva gli occhi puntati dopo la deludente qualifica del sabato, ma domenica in gara ha vissuto una giornata da dimenticare. Tutto storto per il cavallino dell’Alfa Romeo Sauber che, dopo esser stato danneggiato da una manovra scellerata di Kevin Magnussen, è stato costretto a una doppia sosta ai box che, di fatto, lo ha escluso dalla possibilità di andare a punti. Per Leclerc si è trattato del primo weekend a Suzuka in assoluto, ma il bisogno di voltare pagina e guardare avanti è ora necessario più che mai. Soprattutto considerando la cattiva gestione degli pneumatici che la Sauber numero 16 ha dimostrato nei tre stint di gara disputati dal monegasco prima del ritiro per un presunto guasto.

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