Grazie ai cinque secondi inflitti al campione della Mercedes, hanno potuto gioire Charles Leclerc e Lando Norris che, in questo modo, hanno scavalcato la classifica conquistando il podio alle spalle dell’indiscusso vincitore Valtteri Bottas. Il risultato finale – e soprattutto il podio – però, dà un’immagine bugiarda rispetto a quelli che sono i reali valori prestazionali delle vetture. La Red Bull ha pagato il prezzo più salato a causa di un doppio ritiro; prima con Max Verstappen il quale nell’affidabilità ha trovato l’avversario più duro del Gran Premio e poi con Albon a seguito dell’incidente con Hamilton. La Mercedes, poi, non ha conquistato una doppietta che in condizioni normali sarebbe stata facilmente alla portata, mentre la Ferrari ha festeggiato il secondo posto di Charles bevendo uno champagne molto amaro. Il monegasco e il muretto box della Rossa sono stati eccezionali in questo primo GP, e hanno saputo tirare fuori il meglio da una gara condita da ben tre Safety Car e nove ritiri. La verità, però, è che questa Ferrari non è in grado di lottare per il podio e già questa domenica, in occasione del bis sul Red Bull Ring, potrebbero venire fuori tutti i problemi del Cavallino. L’Underdog della stagione, la tanto discussa Racing Point, ha dimostrato di non saper gestire il ruolo da big team nonostante la performance della propria vettura e chi ne ha approfittato è stata la McLaren. Storico, infatti, il primo podio in carriera centrato da Lando Norris che, grazie al giro veloce ottenuto all’ultima tornata, ha regalato alla squadra di Woking un tanto insperato quanto prezioso terzo posto.
Mirko Rovida