di Mirko Rovida
27 November 2017

F1, ad Abu Dhabi Bottas guida la sfilata Mercedes

Valtteri Bottas centra ad Abu Dhabi il primo hat-trick della carriera vincendo il GP davanti all’altra Mercedes di Hamilton e alle Ferrari di Vettel e Raikkonen. Si chiude una bellissima e intensa stagione di Formula 1.

Calma piatta e super Mercedes

Ad Abu Dhabi la gara ha portato con sé pochissime sorprese. Sul tracciato di Yas Marina la Mercedes ha messo in scena una grande prova di forza, dimostrandosi imprendibile per tutti gli avversari. Valtteri Bottas, autore il sabato di una convincente pole position, ha trionfato scattando bene al via e tenendosi alle spalle, senza troppi problemi, il compagno di scuderia Lewis Hamilton. A nulla sono serviti gli sforzi delle Ferrari che non hanno mai mostrato di poter mantenere il ritmo delle Frecce d’Argento. I due ferraristi, Vettel e Raikkonen, al traguardo si sono accontentati rispettivamente del terzo e del quarto posto. Max Verstappen, quinto, è sembrato sottotono e ha condotto l’intera gara alle spalle del finlandese della Ferrari senza però mostrarsi mai pericoloso. Per i big, la gara si è svolta nella più totale calma e tranquillità. Se non fosse stato per il ritiro di Daniel Ricciardo causato da un guasto idraulico, alla bandiera a scacchi si sarebbero probabilmente rivisti nel medesimo ordine gli stessi dieci piloti che alla partenza scattavano dalla top ten.

Rammarico per Ferrari e Red Bull

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Più che la dimostrazione di forza della Mercedes, ha stupito la prova incolore delle Ferrari e delle Red Bull. Soprattutto il team di Maranello ha mostrato di faticare oltremisura viste le prestazioni messe in pista durante tutto l’arco del weekend dalle Rosse. Particolare menzione meritano le velocità di punta registrate in gara dalle vetture del Cavallino: è qui che la Ferrari ha pagato dazio nei confronti degli avversari. Segno forse di Power Unit non sfruttate al 100% per salvaguardare l’affidabilità e, soprattutto, per limitare i consumi di carburante su uno dei tracciati più severi da questo punto di vista. La Red Bull ha invece dovuto fare i conti con l’ennesimo problema tecnico che ha costretto Daniel Ricciardo a un ritiro anzitempo. Il numero di zeri collezionato dal team austriaco durante l’intero arco della stagione deve preoccupare i tecnici di Milton Keynes; in ottica 2018 avranno sicuramente molto su cui lavorare.

Hulkenberg regala il sesto posto alla Renault

L’ennesima ottima corsa è valsa il sesto posto a Nico Hulkenberg. Il team Renault può così festeggiare, dato che con questo piazzamento il tedesco ha assicurato al team francese il sesto posto nel mondiale costruttori, battendo i rivali americani della Haas e gli italiani di Faenza della Toro Rosso. Un risultato tutt’altro che scontato dopo il ritiro di Carlos Sainz Jr. causato dal mancato fissaggio di un pneumatico durante la sosta ai box. Poi, però, il ritiro di Ricciardo e la scarsa competitività sia delle Haas sia delle Toro Rosso hanno permesso alla Renault di conquistare comunque un sesto posto che vale oro in chiave 2018; sia per motivi economici sia per il morale.

Vettel secondo in classifica, Raikkonen quarto

Per agguantare al fotofinish il secondo posto in Campionato, a Bottas serviva vincere il GP di Abu Dhabi. D’altra parte, però, a Vettel bastava un ottavo posto per chiudere la questione. Il tedesco della Ferrari, con il podio conquistato agevolmente a Yas Marina, chiude così la stagione in seconda posizione nella classifica mondiale piloti, alle spalle del rivale Lewis Hamilton. Un’amara soddisfazione, perché a stagione conclusa i ritiri di Singapore e Suzuka faranno crescere i rimpianti nei box Ferrari. Kimi Raikkonen, invece, è riuscito proprio all’ultima gara a guadagnare il quarto posto ai danni di Ricciardo. Grande merito va però attribuito al ritiro dell’australiano, che ha così permesso al finlandese di raggiungere quello che, a inizio anno, era considerato l’obiettivo minimo della stagione.

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