Europa: stop alle endotermiche dal 2035

La Commissione Europea starebbe vagliando di fissare una data definitiva per mettere fine alla vendita di auto nuove e usate con motore endotermico.

Da sempre ritenuta la reale colpevole dell’effetto serra e per questo conteggiata nelle sempre più severe normative sulle emissioni, l’anidride carbonica (CO2) è a oggi l’elemento che più di ogni altro ha portato i costruttori a modificare i motori presenti in gamma, per aggiornarli con motorizzazioni più efficienti, pulite e meno voraci di carburanti, e a trovare strategie che permettessero di registrare in fase di omologazione una minore emissione di questa sostanza.

Dal valore di CO2 dipendono, infatti, non solo gli ecoincentivi per chi deve acquistare un nuovo modello ma anche le pesanti sanzioni a cui potrebbero essere soggette le stesse Case auto nel caso in cui la media delle emissioni della loro gamma dovesse sforare i limiti imposti dalla Comunità Europea. A oggi tale limite è fissato a 95 g/km, inteso come media fra tutti i modelli in vendita, dalla più piccola e meno inquinante alla più grande, che i costruttori non devono superare se non vogliono incorrere in pesantissime sanzioni.

Queste super stringenti normative diventeranno ancora più severe a stretto giro anche e soprattutto con l’introduzione della nuova normative Euro 7 e con limiti sulle emissioni di CO2 ancora più bassi. Ulteriore inasprimento che porterà sempre più Case auto ad abbandonare lo sviluppo o la progettazione di nuove unità endotermiche, limitandosi al massima all’aggiornamento e al miglioramento di quelle già presenti in gamma. Tale decisione europea fa parte delle politiche climatiche volte a raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas serra dell'UE di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Sull’onda ecologista dell’Unione Europea alcuni Stati, guidati da Danimarca e Paesi Bassi (a cui si sono aggiunti anche Austria, Belgio, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Malta), da sempre più propensi a un futuro privo di motorizzazioni endotermiche ma caratterizzato da una pura e semplice mobilità elettrica, hanno scritto una lettera alla Commissione chiedendo di fissare una data per vietare la vendita di nuove auto e nuovi furgoni a benzina e diesel nel Vecchio Continente al fine di sostenere il passaggio ai veicoli a zero emissioni.

In base alle nuove proposte dell'Ue, ha spiegato il presidente della commissione per l'ambiente, nel 2035 "lo standard sulla CO2 sarà così severo che, stante l'attuale tecnologia dei motori benzina e diesel, i propulsori termici non saranno più in grado di soddisfare il nuovi limiti". Di conseguenza, sarà del tutto impossibile vendere veicoli con propulsori tradizionali: dovranno essere solo elettrici, perché anche le ibride leggere e le plug-in potrebbero avere difficoltà a rispettare le future normative.

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