Emissioni NOx: l’Europa pretende test su strada più severi

Il Parlamento europeo si scaglia contro il fattore di conformità e chiede che venga abolito entro il 2022 con una progressiva diminuzione per portarlo entro due anni al completo azzeramento.

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Introdotto nel 2016 per far fronte alla stretta sulle emissioni seguita al dieselgate, il fattore di conformità altro non è che un margine di tolleranza che è stato concesso ai motori Euro 5 ed Euro 6 durante i test su strada sul fronte delle emissioni di NOx rispetto ai limiti fissati dalle normative anti-inquinamento. Insomma una maglia più larga rispetto ai limiti fissati dalle normative anti-inquinamento nell’ambito dei test su strada in condizioni di guida reali che dovrebbe bilanciare il potenziale margine d’errore dei sistemi portatili (i cosidetti Pems) utilizzati nei test Rde (acronimo di Real driving emission) per misurare gli ossidi di azoto.

Il Parlamento Europeo ora ne chiede l’abolizione per fare in modo che vengano attuate norme più severe e rigorose durante i test su strada e per consentire che il valore delle emissioni dei nuovi veicoli Euro 6 testati su strada aderisca il più possibile alle misure previste per legge. In sostanza la proposta dell’Europa prevede che entro il 2022 questo fattore debba essere abolito con una progressiva diminuzione per portarlo entro due anni al completo azzeramento. Attualmente, infatti, tale fattore di conformità è fissato a un valore di 2,1 fino a fine del 2020 che consente quindi di omologare veicoli diesel Euro 6 con valori di NOx fino a 168 mg/km anziché fino a 80 mg/km, come previsto dalla normativa. Tale valore scenderà da 2,1 fino a 1,43 a partire da gennaio 2021, rendendo un po’ più difficile per le Case automobilistiche riuscire a far rientrare i propri veicoli in fase di omologazione.

Nonostante la stragrande maggioranza dei modelli rispetti pienamente le regole - l’87% dei risultati di test Rde di motori diesel Euro 6d-temp e Euro 6d rientra già negli 80 mg/km di NOx - l’Unione Europea vuole però inasprire ulteriormente queste norme, riducendo anno per anno il fattore di conformità e introducendo fin da subito una diminuzione immediata da 1,43 a 1,32 che porterà questo fattore fino al completo azzeramento entro il 30 settembre 2022. Come se non bastasse, in ultima istanza, il Parlamento Europeo ha anche chiesto alla Commissione europea di stabilire, entro giugno 2021, "requisiti più severi" per i Pems. Staremo a vedere quali saranno le decisione della UE.

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