Emissioni: con le nuove norme ennesimo giro di vite

Con l’anno nuovo sono entrate in vigore le nuove regole per quanto concerne gli standard in fase di omologazione e immatricolazione di auto e furgoni.

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La guerra alle emissioni nocive, intrapresa dall’Unione Europea, ha due ben precisi obiettivi: da un lato punta a ridurre la media delle emissioni di CO2 dell’intero settore automobilistico a soli 95 grammi per chilometro entro il 2021 e dall’altro lato punta a introdurre normative sia in fase di omologazione che di immatricolazione sempre più stringenti così da costringere i costruttori di auto a rispettare questi più severi limiti. Come se non bastasse ha stabilito che chi non dovesse essere in grado di rispettare i nuovi standard sarà soggetto a multe salatissime pari a 95 euro per ogni grammo oltre il limite specifico, moltiplicato per il 95% dei veicoli venduti tra il 2020 e il 2021.

Al fianco della nuova media sulle emissioni a 95 grammi per chilometro non va dimenticato che con il nuovo anno è entrato definitivamente in vigore la nuova normativa Euro 6D per le omologazioni, norma che diventerà obbligatoria anche per le immatricolazioni a partire dal 1° gennaio 2021. Queste due modifiche alle regole sulle emissioni stanno spingendo praticamente tutte le Case automobilistiche a correre ai ripari, cercando di omologare e immatricolare quante più vetture elettriche ed ibride possibile in modo da poter abbattere, almeno sulla carta aggiungiamo noi, le emissioni medie della loro intera gamma.

Come se non bastasse sulle Case automobilistiche pende già la mannaia delle future regole sulle emissioni. Stiamo parlando di quelle che prevedono entro il 2025 un ulteriore taglio del 15% delle emissioni rispetto a quelle previste per il 2021. Riduzione che raggiungerà entro il 2030 il 37,5% per le auto e del 31% per i furgoni. Obiettivi difficili da raggiungere e per ora quasi utopistici soprattutto se si punta ad eliminare del tutto il motore diesel di ultima generazione. L’unico escamotage su cui potranno fare affidamento le Case, oltre alla immissione in gamma del maggior numero possibile di vetture elettriche ed ibride, sarà quello di avvalersi del meccanismo dei crediti da acquistare da altri produttori in regola. Se ciò però non dovesse bastare le Case denunciano già che per far fronte alle pesantissime multe che gli verranno commissionate dovranno per forza attuare massicci piani di tagli e di riduzione degli organici.

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